LA RIVINCITA DI ROMA LADRONA Dibattitto fra il ministro Gentiloni e Gianni Alemanno durante la presentazione del libro di Stefano Marroni

Tutto esaurito ieri sera al Circolo Canottieri Roma per la presentazione del libro di Stefano Marroni “la rivincita di Roma ladrona” edito da Donzelli. Un’analisi attenta da parte dell’autore – a lungo inviato del quotidiano la Repubblica e attualmente vice direttore del Tg2 – sullo stato di salute della nostra città, che all’indomani del fenomeno Tangentopoli fu additata come esempio negativo, ma che dopo quindici anni di amministrazione di centro sinistra sembra essere assurta addirittura a modello imitabile da altri.

 

All’interessante dibattito hanno preso parte, oltre ovviamente all’autore, il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, il leader di Alleanza Nazionale Roma Gianni Alemanno, l’Assessore al Bilancio capitolino Marco Causi e il presidente della Camera di Commercio di Roma Andrea Mondello. Il tutto con il preciso e lucido intervento, nelle vesti di moderatore, di una delle penne più acute e brillanti che lo stesso quotidiano La Repubblica abbia mai avuto fra le sue fila: Mino Fuccillo.

 

 

Da sgangherato centro geografico-burocratico di una nazione che le preferiva un’altra «capitale morale» - si legge sulla “quarta di copertina” del libro di Marroni -  a modello vincente nell’immaginario collettivo e meta glamour del jet set internazionale. È bastato un quindicennio per capovolgere l’immagine di Roma: una trasformazione che ha amplificato l’effetto-vetrina della città che aveva già imposto sulla scena nazionale il suo predecessore, Francesco Rutelli, ma anche il suo sfidante sconfitto, Gianfranco Fini.

 

È la forza del modello-Roma: l’effetto, su una capitale adagiata su edilizia e pubblico impiego, di una politica pronta a giocare la carta della cultura, dell’innovazione e delle grandi opere per fare del turismo l’innesco di una crescita superiore a quella del resto del paese. E dotata di una capacità di inclusione che ha garantito alla città una relativa protezione dagli squilibri della globalizzazione e dagli effetti delle nuove povertà.

 

A fronte di queste luci, restano le ombre che uno storico ritardo infrastrutturale proietta sulla vita della Città eterna: traffico infernale, servizi pubblici spesso in affanno, diffusa illegalità sono solo alcune delle sfide che il futuro riserva anche al prossimo inquilino del Campidoglio. Ma la rivincita di Roma – capitale del cinema, centrale nel sistema dei media – ha offerto a Veltroni il palcoscenico per una straordinaria performance seduttiva, facendone il campione possibile della rimonta tra i moderati s cui il centrosinistra scommette per restare al governo del paese. A patto di sviluppare una politica – avverte il sindaco nella conversazione con l’autore che chiude il libro – che smetta di «macinare parole» e sappia valorizzare «l’efficacia delle decisioni».

 

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