Il nobile gioco dello scopone entra per una sera al Circolo Canottieri Roma e crea autentico scompiglio. Una "febbre" che ha portato ben 32 coppie a iscriversi al torneo sociale e comporre così un nutrito tabellone di tipo tennistico.
I primi segnali del successo, per la manifestazione proposta dal direttore sportivo del Circolo Andrea Cardone, si erano intravisti già nei giorni scorsi, con la corsa alle iscrizioni. Da lì, le prime "schermaglie": scherzi e sfottò a non finire tra i partecipanti ad accrescere l'attesa per la sfida al tavolo. Anzi, un duello dove spesso ha prevalso la prudenza. Carte catalogate mentalmente, altre trattate come fossero il Gronchi rosa e concentrazione a livello Kasparov. Il quale, d'accordo, maneggiava scacchi, ma sempre attorno a un tavolo gli toccava soffrire.
Signori, signore, giovani e... più esperti. Sotto lo sguardo attento della signora Sandra Chiappini nell'insolita veste di giudice arbitro, i partecipanti hanno accumulato denari e carte, collezionato settebelli e raccolto primiere senza certo dimenticare la spasmodica ricerca della scopa. Il simbolo del gioco.
Attorno alle 23 e 20 il verdetto: Alberto Matteucci e Ruggero Agostinelli sono stati i più forti, battendo in finale il "Luca's team" composto da Navarra e Damiani. Tanto per dare un'idea del cinismo della spietata coppia vincitrice, prima di una nuova mano della partita decisiva, alla proposta "Facciamo quattro scope e vinciamo" dell'uno sono seguite, effettivamente, le quattro scope dell'altro. Onore dunque ai vincitori ma anche ai vinti. Nell'ordine, oltre ai citati Navarra-Damiani: ai sedicesimi, Martelli-Martelli; agli ottavi, Deluca-Mingione; ai quarti, Guido-Tramonti; in semifinale, Nicolao-Bazzi.
Sempre in prospettiva giochi & ricordi, il 19 dicembre prossimo toccherà al calcio balilla, il leggendario "biliardino". La sfida è lanciata.
