Corre l'anno 1942 e il Circolo Canottieri Roma spalanca le porte a una leggenda della musica lirica, il Re dei Tenori Beniamino Gigli (1890-1957). Diventa socio onorario del club e, con la lettera che riportiamo, ringrazia il presidente del Circolo con parole affettuose e sentite. Questa nuova puntata di "100+" è dedicata allora al celeberrimo cantante d'opera e... alla sua dichiarazione d'amore per il Canottieri Roma.
"Nato a Recanati, ultimo di sei figli di un calzolaio, fin dalla prima infanzia dimostra una straordinaria predisposizione per il canto - ricorda il libro 'Una passione lunga un secolo' di Stefano Brusadelli, Bruno Manfellotto e Roberto Vianello - e viene inserito nel coro della Cattedrale di Loreto. A 17 anni, con notevoli sacrifici della famiglia, si decide di mandarlo a Roma per studiare al Conservatorio di Santa Cecilia. Già nel 1917 iniziano le scritture all'estero: Rio de Janeiro, Buenos Aires, Madrid, Barcellona, Montecarlo. Alla fine, il giovane e talentuoso tenore sceglie il Metropolitan di New York, dove si esibisce dal 1920 al 1932 e viene subito considerato l'erede di Enrico Caruso. Nel 1932 il ritorno a Roma, come stella del Teatro dell'Opera. Alla presenza operistica, Gigli affianca un'attività destinata a un pubblico più vasto, che ne aumenta a dismisura la popolarità. Interpreta ben 16 film e alcune canzoni celeberrime tra le quali 'Non ti scordar di me' del 1935 e 'Mamma' del 1940. Alla sua morte, gli viene tributata una celebrazione in Parlamento. Al Canottieri Roma, da lui definita 'oasi tranquilla e accogliente', Gigli pratica il nuoto e il canottaggio".