Inauguriamo oggi la rubrica "100+", uno spazio settimanale che vuole essere momento dei ricordi, partendo dai tanti spunti offerti dal volume "Una passione lunga un secolo", pubblicato lo scorso anno a margine delle celebrazioni per i cento anni dalla fondazione del Circolo Canottieri Roma. Il libro, come molti sanno, è appunto una sorta di album di ricordi che ripercorre la storia del club e allo stesso tempo offre spunti di riflessione su quanto il Canottieri Roma abbia inciso e continua a incidere sulla vita sociale e sportiva della città e del Paese.
Un viaggio che non poteva non partire dall'anno 1919, quando cioè il Circolo ha iniziato a muovere i primi passi. Parte, nello specifico, da una vecchissima foto in bianco e nero raffigurante un edificio di piazza San Nicola Cesarini, nei pressi di Largo Argentina, in cui prese ufficialmente vita il Club Nautico Romano, antenato dell'attuale Canottieri Roma. Ebbene, proprio nella sala del prof. Tambonnet di quel palazzo al civico 53 si svolge la prima "adunanza". Un'assemblea che si tiene, come quelle che seguiranno in questa fase iniziale, lontana dalla sede sociale. Quest'ultima, anzi, non esiste ancora. In seguito arriverà la casina in legno appartenente alla Società Rari Nantes di Ostia, sostituita ancor più avanti da una struttura in muratura.
"Negli anni Novanta - scrive Roberto Vianello a pagina 19 (felice coincidenza) del libro - Enrico Tonali commissiona al consocio ing. Ferruccio Lombardi, detto 'il Vichingo' per il suo aitante fisico nordico, una ricerca sul palazzo situato a questo indirizzo (appunto piazza San Nicola Cesarini 53, ndr)". E Vianello prosegue: "Questa parte del cento storico romano è stata però stravolta dagli sventramenti attuati tra il 1926 e il 1939, per la realizzazione di corso Vittorio Emanuele, e sia la chiesa che dava il nome alla piazza, sia la piazza stessa con una parte degli edifici che la delimitavano non esistono più. Grazie a una precisa analisi delle mappe e delle fotografie d'epoca esistenti, Lombardi riesce a individuare, senza tema di smentita, il palazzo oggetto della ricerca, purtroppo anch'esso definitivamente scomparso".