Clicca qui per leggere il "diario" di Giulio Acernese e Sandra Compagnucci ai Mondiali di Varese.
Il titolo mondiale 2019 a 18 anni, l'argento continentale nel 2020, il bronzo iridato 2021. Tutti nella categoria Under 23, tutti con il quattro di coppia. Alla collezione mancava un altro oro, stavolta casalingo, stavolta su una nuova barca e mostrando con orgoglio i gradi di capitano del gruppo azzurro Under 23, e Giulio Acernese - come dire... - ha colmato la lacuna. Sul bacino della Schiranna, Varese, teatro dei Mondiali Under 23 e 19, Giulio Acernese del Circolo Canottieri Roma si è laureato campione del mondo Under 23 in coppia con Giovanni Borgonovo (S.C. Cernobbio) per comporre un doppio Pesi Leggeri impressionante, in grado di dominare prima in batteria, poi in semifinale, infine nella bellissima finale odierna. Un trionfo che, per metà, porta la firma di un ragazzo che ha dedicato sin da giovanissimo la sua vita al canottaggio. Che ora studia e si allena alla University of Washington ma che mai dimentica la sua città e da dove è partito.
È per questo che, appena terminata la gara, Acernese ha abbracciato il consigliere al Canottaggio del Canottieri Roma, Lorenzo Guido, dicendogli commosso "Ce l'abbiamo fatta!" Pochi metri più in là, dietro a un microfono della Rai, in veste di commentatore tecnico, quel Bruno Mascarenhas che Giulio l'ha visto sportivamente nascere, crescere e ottenere obiettivi fino a qualche tempo fa impensabili. Passando anche per allenamenti massacranti per contenere il peso e affinare ulteriormente le già ottime doti tecniche.
Strepitosi in finale Acernese e Borgonovo che però, pur dopo un'ottima partenza, ai 500 metri si sono ritrovati alle spalle di Spagna e Francia. A metà gara si è affacciata anche l'Irlanda, ma è a quel punto che l'armo italiano ha iniziato a imporre un ritmo spaventoso. Regolata prima la Spagna e poi la Francia, Acernese e Borgonovo hanno sistemato anche l'Irlanda, andando a chiudere indisturbati al traguardo. Oro Italia in 6'34"37, argento Irlanda 6'36"95, bronzo Francia 6'38"34. A seguire Turchia (6'40"31), Spagna 6'45"97 e Olanda 6'50"53.
"Grande vittoria di Giulio Acernese, atleta cresciuto da noi e che ha ottenuto un altro risultato straorinario - le parole del presidente del Canottieri Roma, Paolo Vitale - Un atleta che ha nel cuore il Circolo e lo ha dimostrato in tante occasioni. Questo trionfo ci rende particolarmente orgogliosi e conferma ancora una volta la bontà della nostra scuola di canottaggio".
Emozionato Lorenzo Guido: "Giulio è sul tetto del mondo, al termine di una gara seguita da tanta gente sugli spalti per offrire un calore gigantesco. Ed è stato commovente vedere Giulio piangere. Sì, mi ha abbracciato e mi ha detto 'Ce l'abbiamo fatta'. Ma il merito è tutto suo, di un ragazzo che non molla mai un colpo e con un carattere di ferro".
Soddisfazione, ma anche una nota di malinconia da Bruno Mascarenhas: "Sono felicissimo ma anche un pochino triste perché presto si chiuderà l'epoca dei Pesi Leggeri. Ricordo ancora quel ragazzino che, a 11 anni, venne a bussare al Canottieri Roma con l'intenzione di provare quello sport che tanto lo incuriosiva e che finì di preferire al calcio. Questo suo titolo mondiale è stata l'apoteosi. Mentre la cosa più bella, per quanto mi riguarda, è stata sentirsi dire 'grazie' al termine di questo percorso".