"Bentornato, Giulio". È il Circolo Canottieri Roma intero a riabbracciarlo. Nonostante le ferie abbiano chiamato in tanti e nonostante l'orario significhi, per chi è rimasto in città, una parola soltanto: lavoro. Tuttavia, alle 8.30 del mattino, sono in tanti nella sede di Lungotevere Flaminio 39 a salutare Giulio Acernese e a complimentarsi per quel titolo mondiale Under 23 vinto sabato scorso a Varese, nel doppio Pesi Leggeri in coppia con Giovanni Borgonovo del Cernobbio. Prima colazione speciale allora al Circolo.
Ad accogliere Giulio, accompagnato da Robert Pluijmert e Blake Bradshaw, suoi compagni di squadra all'Università di Washington, il vicepresidente del club Umberto Tersigni, il segretario generale Marcello Scotto e i consiglieri Mauro Bisogno (Ristorazione), Edmondo Mingione (Manifestazioni) e Roberto Rezzi (Tennis). Assieme al consigliere al Canottaggio, Lorenzo Guido, arrivano il direttore tecnico Bruno Mascarenhas e il giornalista Alessandro Pirozzi, le voci del canottaggio italiano firmato Rai.
"L'onda emotiva di questa vittoria credo non passerà mai - si confida Giulio, dopo aver posato con il socio giallorosso Roberto Ciufoli e avergli passato qualche dritta per andare meglio in barca - Le sensazioni sono tante. Questo Mondiale in casa, da capitano, peraltro l'ultimo tra gli Under 23, è stato la ciliegina sulla torta dopo un percorso lungo e soddisfacente. Non avrei potuto chiedere di meglio. Il mio ricordo più bello a Varese? Pensieri 'a chiazze' e soprattutto segmenti della finale e del momento in cui ho pensato 'Ok, è nostra'. Non che non ci credessimo, ma c'è stato quel momento preciso, a 300 metri dall'arrivo, in cui ho realizzato tutto. Sono stato tranquillo per un po', poi però sono scoppiato in lacrime, perché questo Mondiale l'ho sentito tanto. Al contrario di Giovanni, uomo nordico di ghiaccio".
Acernese ha un "problema": non riesce a pronunciare la parola "vacanza", al massimo "relax". "Sì, mi rilasserò un po' questa settimana e poi comincerò a pensare agli Europei Under 23. Conto di cimentarmi in singolo, visto che Giovanni sarà impegnato in una sfida anche questa importante: il test d'ammissione a Medicina". Dopo gli Europei, Giulio tornerà a Seattle, dove punta a una laurea in Politica Economica. "Ma la mia Roma e il mio Circolo non li dimenticherò mai. Tornerò spesso".