"Il dono del sangue, vero atto d'amore". Questo lo slogan riportato sulla struttura mobile dell'Avis - Associazione Volontari Italiani Sangue Odv comunale di Roma pronta, stamane, a ricevere quel dono preziosissimo da soci e dipendenti del Circolo Canottieri Roma. Un sabato primaverile, il Tevere splendente di luce e in tanti, tra una sudata in palestra, una partita di tennis o un'uscita in barca, a raccogliere l'appello che abbiamo lanciato nei giorni scorsi sui social. Grande soddisfazione dunque per il direttore del club, Andrea Bianco, che aveva lanciato l'idea delle donazioni di sangue nella sede di Lungotevere Flaminio 39, ricevendo immediatamente il plauso del presidente Paolo Vitale e del Consiglio direttivo, rappresentato oggi dal consigliere al Personale Fabio Pizzolato. "Una ricca mattinata - ha tenuto a precisare il direttore - resa possibile grazie al personale tutto e agli istruttori sportivi. Per Avis, il ringraziamento va al vicepresidente Massimo Paolini e a Carmen Felline e Federico De Fonseca".
Da lì in poi è partita la gara di solidarietà, che ha visto i giallorossi in prima linea. Tra gli eroi della mattinata il canottiere Elio Di Zenobio, 18 anni, il più giovane. Ma non è finita qui. "Mai avevamo visto un'organizzazione di questo tipo e direi che anche l'afflusso dei donatori sia stato più che buono. Già quindici persone a questo punto della mattinata (erano le 10, ndr) rappresentano un dato importante - ha spiegato Massimo Paolini, vicepresidente dell'Avis comunale di Roma - Nella Capitale e, più in generale nel Lazio, siamo purtroppo da tempo carenti perché dalle nostre parti manca un certo tipo di mentalità, presente invece in molte regioni del Nord. Con la pandemia, poi, abbiamo registrato un danno enorme. In tutta Italia abbiamo infatti calcolato 200.000 donazioni in meno e il Lazio ha risentito molto di tale flessione. Siamo 'in riserva', ed è quindi auspicabile che ci siano nuove iniziative di questo tipo".
"Con il Canottieri Roma - ha aggiunto il coordinatore sanitario Federico De Fonseca - ci siamo trovati in perfetta sintonia. A parte il contesto, che è bellissimo e contribuisce non poco alla riuscita dell'iniziativa, anche questo clima ci ha aiutato. Una bella giornata di donazione del sangue". Che, aggiungiamo, il Canottieri Roma ha intenzione di replicare tra tre mesi, come consiglia il protocollo previsto. Per quanto invece concerne la donazione delle piastrine (piastrinoaferesi), questa può essere effettuata ogni quindici giorni, nelle strutture ospedaliere. Gli atti d'amore non finiscono mai.
