DEMCENKO RACCONTA "UN MILIONE DI ROVESCI SBAGLIATI" AL CIRCOLO

"Un vero romanzo sul tennis". Se la definizione arriva dal grande Adriano Panatta, che ha scritto a modo suo pagine indelebili nella storia di questo sport, si può andare a colpo sicuro. "Colpo", già, come i famosi rovesci sbagliati raccontati in un libro da non perdere. S'intitola infatti "Un milione di rovesci sbagliati" il romanzo in questione, opera prima di Boris Demcenko edita da Absolutely Free. E sarà presentata venerdì 5 aprile, alle 18.30, al Circolo Canottieri Roma. Oltre all'autore interverranno i giornalisti Francesco Acampora e Pietro Suber.

Il romanzo narra le vicende dei fratelli Adriano e Nicola (nomi, certo, non casuali...) Argentieri. Mentre Nicola, numero 4 della classifica Atp, veleggia senza problemi nel tabellone degli Internazionali, l'altro, ex grande promessa del tennis, perde malamente al primo turno contro uno sconosciuto. L'ennesima conferma di aver gettato al vento il suo talento sprofonda Adriano in una cupa depressione. Lucio, amico di entrambi, prova a rincuorarlo, riuscendo a mettere Adriano di fronte a se stesso in una sorta di seduta psicanalitica, in cui lo spinge a raccontargli tutto ciò che passa nella sua testa di tennista ferito. Nicola intanto prepara il match dei quarti contro il giovane ceco che ha eliminato il fratello. Vince facile il primo set, ma nel secondo si capisce che qualcosa non va come dovrebbe... Nasce da queste premesse una delle storie tennistiche più avvincenti, ricche di suspense e di colpi a sorpresa, "giocata" in presa diretta sul Centrale del Foro Italico, davanti a un pubblico che avrà la possibilità di vedere il proprio beniamino giocarsi il tutto per tutto contro i fantasmi del passato.

Di lontane origini ucraine, Boris Demcenko è nato a Roma nel 1970 e ama definirsi tennista dilettante, prima ancora che ingegnere e imprenditore. La maestra d'italiano alle Elementari gli pronosticava un avvenire nel mondo del giornalismo, ma la tradizione di famiglia e l'attitudine alle materie scientifiche lo hanno portato a diventare titolare di una società che si occupa della fornitura di connessioni via satellite. La passione per la scrittura, nel frattempo, è rimasta nel DNA. "Un milione di rovesci sbagliati" si presenta come un esordio vincente. Garantisce, come detto, il grande Adriano Panatta...   

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