Prosegue la marcia d'avvicinamento alla quarantesima edizione dei Campionati Assoluti Regionali Tennis (C.A.R.T.) che, dal 21 al 30 ottobre prossimi, vivranno al Circolo Canottieri Roma la fase finale riservata ai singolari maschili e femminili, doppio maschile, doppio femminile e doppio misto. Dopo la sosta obbligata dello scorso anno, la manifestazione tornerà ad assegnare la Coppa Gaetano Caltagirone proprio su quei campi dove, nel 1981, il combattivo socio giallorosso Sergio Rossi recentemente scomparso e l'allora consigliere al tennis Vincenzo Valentini segnarono la rinascita di un torneo amatissimo da tanti aspiranti campioni della regione. Una competizione che si è riaffacciata nella sede di Lungotevere Flaminio 39 nel 2019, anno del Centenario del club giallorosso.
E di una nuova rinascita parla anche Giorgio Di Palermo, riconfermato lo scorso mese di gennaio alla presidenza del Comitato regionale Lazio della Federazione Italiana Tennis. "Gli Assoluti rappresentano per noi il fiore all'occhiello da tantissimi anni - ribadisce il 56enne presidente del Comitato - e tornare dove tutto è iniziato rappresenta un motivo d'orgoglio particolare. Parliamo di una manifestazione che racchiude il meglio del tennis laziale e, al Canottieri Roma, si chiuderà un cerchio. Saremo cioè laddove ne sono stati rilanciati i fasti ed è per questo che siamo grati al club per aver intrapreso questo percorso con noi che, sono certo, darà ancora i suoi frutti".
Di Palermo parla allora di un movimento in forma, "nonostante un anno e mezzo di vicissitudini drammatiche. In questo periodo il tennis è sempre riuscito a ritagliarsi la sua piccola fetta per restituire sorrisi agli appassionati. Abbiamo fatto la nostra parte e siamo felici di aver potuto costuire tutto ciò. Abbiamo il compito di far divertire gli appassionati, offrendo al contempo un'importante piattaforma per i Circoli. Abbiamo condensato l'attività e si è verificato quello che auspicavamo, ossia la creazione di tante nuove possibilità per scendere in campo. Rispondo volentieri a quei giocatori che si lamentano di dover scegliere tra diversi eventi, dicendo loro che i 'problemi d'abbondanza' siano un bel segnale. Gli iscritti alle scuole tennis sono tantissimi; il padel, da par suo, sta esplodendo con numeri impensabili per qualsiasi altra disciplina: un fenomeno interessante da cavalcare, anche per guidare questi nuovi imprenditori che si affacciano".
Cosa manca? "Il ritorno totale alla vita senza mascherine - risponde Di Palermo - Ricominciare, per esempio, a stringersi la mano a fine match. Insomma quei segnali di affetto e unione che fanno da contorno alle discipline gestite dalla Fit. Ma per la normalità dal punto di vista dell'attività agonistica manca davvero poco. Ciò che leggiamo sui vaccini è soddisfacente e siamo fiduciosi che la fine del tunnel possa essere prossima. Giudichiamo con favore tutti i decreti del Governo per le nostre manifestazioni. Nella nostra regione, intanto, i primi numeri degli Assoluti sono impressionanti: con la quarta e la terza categoria dovremmo essere sui 640 iscritti, senza poi considerare seconda categoria e doppi. Numeri grandiosi che, siamo sicuri, il Canottieri Roma saprà gestire al meglio. Siete maestri di organizzazione, eleganza e cultura sportiva. Per questo grazie a tutti per l'impegno profuso e la passione dimostrata".
In foto, il presidente del Comitato regionale Lazio della Federazione Italiana Tennis, Giorgio Di Palermo, assieme al segretario generale del Canottieri Roma Marcello Scotto, Paola Caltagirone e l'ex presidente del Circolo Massimo Veneziano durante la cerimonia di premiazione del 2019.