Domani, 27 gennaio, si tornerà a onorare il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale istituita nel 2015 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, celebrando l'anniversario della liberazione dei campi di concentramento e nel perenne ricordo delle vittime dell'Olocausto. Un appuntamento che, da 16 anni, anche il Circolo Canottieri Roma osserva, proponendo importanti momenti di riflessione e coinvolgendo tanti soci, non soltanto di religione ebraica.
Per le note ragioni che ben conosciamo, quest'anno la tradizionale cerimonia nella sede di Lungotevere Flaminio 39, la cui forza è data proprio dalla partecipazione, non potrà avere luogo. Tutto allora rimandato al prossimo anno, sebbene il ricordo resti sempre vivo. Così come il toccante pensiero ai soci Saverio Coen e Boris Landsman, che furono tra le 335 vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.
Il socio Italo Massimo Amati, da sempre primo animatore dell'evento al Circolo, ha comunque scelto di rivolgere un appello significativo, anche quale segnale di reazione e risveglio da questi giorni di pandemia. Lo riportiamo per intero qui di seguito: "In questo difficile momento, la pandemia non ci consente di incontrarci per ricordare e commemorare il Giorno della Memoria. Per questo, lancio un invito: il giorno 27/1/2021, alle ore 11, fermiamoci per un minuto di silenzio.
Una leggenda narra che Salomone portasse al dito un anello su cui era incisa la scritta: 'Gam zeh ya'avor', 'Anche questo passerà'. Nei periodi lieti lo guardava ed evitava l'orgoglio, pensando che le gioie terrene abbiano comunque un limite. Dunque anche nei periodi tristi lo osservava e diceva: 'Anche questo passerà' e lascerà spazio a qualcosa di differente.
'Le-fum tra'arà agrà', 'In misura della sofferenza sarà la ricompensa'. Confidiamo che il buon Dio abbia in serbo per il nostro futuro un bene che ora non siamo minimamente in grado di immaginare. Che possiamo udire solo buone notizie!"
