Le note di Ennio Morricone aprono il cielo. Prendono forma poderose eppure struggenti dalla chitarra elettrica di Jacopo Mastrangelo. Sul Tevere sembra fermarsi il tempo. Roma, le emozioni del Maestro recentemente scomparso, il ricordo del drammatico periodo di quarantena che abbiamo vissuto: al termine dell'esibizione, i 170 soci del Circolo Canottieri Roma presenti applaudono, più di qualcuno commosso. Si è aperto così l'"Hollywood Party" del club di Lungotevere Flaminio 39, evento inconsueto, diverso dal solito, ma non per questo meno sentito. Il secondo appuntamento dell'estate giallorossa che una settimana fa presentava in cartellone il lancio di "Una passione lunga un secolo", libro firmato dal vicepresidente Stefano Brusadelli e dai soci Bruno Manfellotto e Roberto Vianello che celebra, sì, cent'anni di vita sportiva e sociale al club, ma ricorda anche le mille connessioni con la storia del Paese e della sua Capitale.
Lo stesso spirito con cui si è celebrato "Hollywood Party", il cui titolo era volutamente ispirato all'omonima pellicola di Blake Edwards del 1968. Lo svagato e pasticcione attore indiano impersonato nel film da Peter Sellers, visto oggi, incarna perfettamente il bisogno di leggerezza che tutti noi proviamo. Ritorno alla normalità comunque nel rispetto delle norme di sicurezza tuttora in vigore. Per la tradizionale Festa dell'Estate del Canottieri Roma l'appuntamento è rinviato a settembre; nell'attesa il club si è ritrovato. Lasciando spazio a un evento informale, senza cravatta.
Ad accogliere i presenti il presidente del Circolo Massimo Veneziano, applauditissimo già al "Rieccoci qui". In cabina di regia i consiglieri Edmondo Mingione, alle Manifestazioni, e Alessandro Ciampini, alla Ristorazione, per una bella cena a bordo piscina aperta proprio dalla musica di Morricone. Il 19enne Jacopo ne ha dato la sua interpretazione come in quei video su Piazza Navona che hanno fatto il giro del mondo nel periodo di "lockdown". Il ragazzo è socio del Circolo come il padre Fabio Mastrangelo ed entrambi appassionati di canottaggio.
Ha accompagnato invece il dopocena l'irresistibile beat e il rock'n'roll anni '60 dei Rocches, band romana formata da Alessandro Pescetelli (chitarra ritmica, percussioni e voce), Fabio Maccheroni (chitarra e voce), Fabiano De Biagi (tastiere e voce), Luca Biagini (batteria) e Andrea Sanarica (basso elettrico e voce). Leggendarie hit anni '60 italiane e internazionali e sano divertimento, come si può intuire dal nome stesso della band che gioca sulla storpiatura italiana dei mitici Rokes tra giovani e addetti ai lavori di quei tempi. La ciliegina sulla torta di una serata diversa, originale, che sa di leggerezza e di graditi ritorni.
Si ringraziano gli amici RadioNovelli (elettronica e radio DAB a Roma); termoidraulica, sanitari e condizionamento Aquilanti; Cantine Lento, Viticultori di Calabria.
Foto: Roberto Scardoni
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