Presentazione atipica al Circolo Canottieri Roma. E non certo per via della pioggia che sferza la terrazza della piscina della sede di Lungotevere Flaminio 39 pur non riuscendo a rovinare il bel pomeriggio. Presentazione atipica per tante e liete ragioni, anzitutto per via del clima amichevole che accoglie "La smemorata dei Parioli (e altri racconti)" (Palombi Editori), nuova creatura letteraria di Stefano Brusadelli, vicepresidente del club che alla fine ringrazia emozionato i presenti.
Anzitutto, tra le foto di rito, non può mancare l'immagine dell'autore con la consorte Margherita Fancello alla quale sono dedicati tutti e cinque i suoi libri pubblicati finora. Spaziando dal noir fino alla satira di costume dai toni talvolta bunueliani, presentando con sguardo freddo eppure vivace la propria visione della borghesia romana. "Ma 'La smemorata' non vuole certo essere moralista nei confronti, appunto, di quella borghesia alla quale appartengo", precisa Brusadelli.
Tanti gli ospiti in platea. Dal socio onorario del Circolo Antonio Romano, ideatore e creatore di tanti e noti marchi entrati oramai nelle consuetudini degli italiani, al presidente di Almaviva Alberto Tripi, passando per la nota giornalista Mariolina Sattanino, il presidente di Leonardo Luciano Carta, l'ex Garante per la privacy Antonello Soro, il consigliere speciale della sindaca Raggi per i rapporti con i grandi investitori in vista di Expo 2030 Giuseppe Scognamiglio.
Dicevamo del clima amichevole. È quello con il quale il presidente del Canottieri Roma a fine mandato, Massimo Veneziano, accoglie i presenti e in particolare saluta affettuosamente Brusadelli con il quale ha condiviso anni bellissimi, culminati con le grandi celebrazioni del Centenario e il Collare d'Oro del Coni, ma anche drammatici, per via delle note vicissitudini legate alla pandemia che hanno colpito non poco il club giallorosso. "Il fatto di trovarci qui, a parlare di un bel libro, dopo un anno e mezzo molto complicato ci riporta alla vita", le sentite parole del primo dirigente giallorosso.
Amici sono anche i due relatori, il critico Masolino D'Amico e il giornalista Bruno Manfellotto, consoci e primi sostenitori dello Stefano Brusadelli giornalista e scrittore. Il primo consiglia di "centellinare la lettura del libro. Io l'ho letto tutto d'un fiato, ma è opportuno godersi un racconto alla volta dei quattordici offerti"; l'altro sottolinea che "la vera protagonista delle vicende narrate è Roma e, con essa, le sue mille sfaccettature". Ma la presentazione è atipica anche per via di quella "dichiarazione d'amore" che, spontaneamente, viene fuori. L'amore per la lettura. "Oggi come oggi, in cui veniamo costantemente monitorati e profilati - dice allora l'autore - leggere è un atto di libertà".
La pioggia ticchetta sulla copertura della terrazza, ma Roma si mantiene bella ed Eterna come da definizione. "La smemorata" la celebra e dunque sono in molti a chiedere le consuete dediche a fine presentazione. Tra i sorrisi e le strette di mano. Anzi, no. Per quelle è purtroppo ancora prematuro, per non dire, con un sospiro, "pericoloso". L'importante è esserci, anche con la fantasia e i mille racconti che la città suggerisce.