Ci sono anzitutto coloro i quali il Circolo Canottieri Roma lo vivono da mezzo secolo. Soci dal 1970, che nel maledetto 2020 non hanno potuto ricevere la prestigiosa Tessera d'Argento, e soci da quel magico 1971 della Stella d'Oro consegnata da Aldo Moro. C'è allora chi si commuove, chi addirittura si presenta con la Tessera d'Argento a sua volta ricevuta dal padre negli anni '80. Nell'elenco spicca anche il nome del celebre attore Umberto Orsini, classe 1934 e sempre amante dello sport. Il presidente del club, Massimo Veneziano, e il segretario generale Marcello Scotto accolgono tutti col sorriso. Veneziano, in particolare, ricorda che "questo sarà il nostro evento di commiato. Il 24 giugno sarà infatti eletto un nuovo Consiglio direttivo per proseguire la storia bellissima di questo Circolo. Oggi, intanto, accogliamo finalmente il ritorno dopo un periodo durissimo". E per l'occasione è stato scelto il titolo shakespeariano di "Cena di una notte di prima estate", come location la terrazza e il giardino della piscina.
Ci sono i nuovi soci. Chi non ha potuto ricevere il benvenuto per i motivi che sappiamo e chi si presenta per la primissima volta alla compagine sociale. "Benvenuti a casa vostra", li saluta il presidente. Ed è una sfilata di volti giovani, meno giovani, comunque sorridenti ed entusiasti. Tutti l'orgoglio dei soci presentatori, come nel caso del consigliere agli Altri Sport Marco Tagliati che posa volentieri per le foto di rito assieme ai tanti nuovi giallorossi portati in Lungotevere Flaminio 39. Tra tutti c'è chi il Circolo lo conosceva già e non lo lascerà più, guardando con orgoglio la cravatta sociale (per gli uomini) o il prezioso notes (per le donne).
C'è Roberto Ciufoli, l'attore che fu tra i protagonisti di uguale cerimonia qualche anno prima e ora è assiduo canottiere. Racconta a tutti la sua recente esperienza a "L'Isola dei Famosi" e assicura che presto ritroverà la forma. L'esperienza da naufrago gli ha infatti lasciato un pazzesco "-17 kg" sulla bilancia. Oltre a tanti aneddoti da raccontare e che cercano di soddisfare la grande curiosità dei consoci.
Ci sono i consiglieri Alessandro Ciampini (Bar e Ristorazione), che coordina poi la serata a tavola, su quel Tevere come sempre impeccabile in versione serale, ed Edmondo "Lello" Mingione (Eventi), che al solito ha studiato minuziosamente la scaletta per non lasciare niente al caso. C'è il presidente onorario Nicola Pietrangeli, custode della tradizione al quale vengono presentati futuri campioni del tennis giallorosso. E c'è Emanuele Giarri, fresco campione italiano di canottaggio nel doppio assieme a Giulio Acernese: un titolo nazionale che il Canottieri Roma cercava dal 1969 - anno del successo di Maurizio Micozzi e Giuliano Spingardi - e che ha riportato a casa la Coppa "Rino Galeazzi", intitolata proprio al papà di Bisteccone e indimenticato tecnico del Circolo.
C'è quella cena attesa da tanti come una liberazione. La normalità come conquista e spesso persino motivo di commozione. Gusti e sapori dell'estate che sta per esplodere in tutti i suoi colori, per poi chiudere con la bella torta. E ancora Ciufoli che, assieme al Maestro Massimiliano Pace al piano, regala ai consoci un piccolo spettacolo che si allontana spesso dalla facile risata per offrire un monologo per divertirsi e riflettere.
C'è il Circolo Canottieri Roma e ci sarà sempre. Nella tradizione, nella novità. Una realtà che non vuole dimenticare gli ultimi tempi né far finta di nulla nei confronti del futuro. Perché nato da una sfida, perché in 102 anni è stato chiamato ad affrontare tante altre sfide. E ha sempre vinto.