Un anno fa, sul palco, c'erano il giovanissimo Jacopo Mastrangelo e la sua chitarra elettrica. Gli stessi che, in un paio di video girati su una Piazza Navona deserta, presentavano al mondo Roma ferita ma pronta a ricominciare. E ieri sera il Circolo Canottieri Roma ha idealmente aggiunto una nuova puntata. È tornato a celebrare la Festa dell'Estate parlando di "cosa ci sarà dopo". Di cosa ci dovrà essere dopo. Ha parlato di futuro e speranza. Lo ha fatto il presidente del club, Paolo Vitale, guardando i propri consoci e spiegando loro un nuovo significato da dare al tradizionale appuntamento che a Lungotevere Flaminio 39 accoglie la stagione più bella dell'anno e i suoi colori. Sempre vivaci, nonostante tutto. Nonostante oggi, per ritrovarsi e guardarsi negli occhi, servano vaccini, mascherine, distanziamenti. Regole che il sodalizio ha rispettato alla lettera per offrire una serata fantastica che siamo felici e orgogliosi di raccontare.
Prima, però, è doveroso partire proprio dalle parole del massimo dirigente giallorosso. "Questa serata rappresenta qualcosa più di un semplice evento - ha detto Vitale dal palco - Questo è un segnale di ottimismo per ripartire. Il Circolo che da neoeletto ho da poco l'onore di guidare ha centodue anni sulle spalle, è già ripartito e vuole approfittare di questo momento per ritrovarsi. Per dimostrare di esserci, nella speranza di poter presto tornare a salutarci come prima, ad abbracciarci. A essere noi stessi come prima".
Abbracciarci. Abbracciarsi. È stato questo a spingere il Canottieri Roma a confezionare una Festa dell'Estate dai sapori e dalle note inconfondibili. In cabina di regia l'ottima cena supervisionata dal Consigliere alla Ristorazione Mauro Bisogno. Impreziosita poi dagli ospiti musicali coordinati dal Consigliere alle Manifestazioni Edmondo "Lello" Mingione, dopo la precedente gestione dell'ex presidente Massimo Veneziano confermato nel suo incarico.
Un po' per impazienza, un po' per non perdere nemmeno un secondo dello splendido tramonto sul Tevere, i primi ospiti sono arrivati con largo anticipo. Un aperitivo tra chiacchiere e risate godendo dei colori sul "Biondo". Alla spicciolata l'arrivo del vicepresidente Umberto Tersigni, del segretario generale Marcello Scotto, dei consiglieri, nonché dei componenti del Collegio dei Revisori dei conti (di uno in particolare parleremo tra breve...) e del Collegio dei Probiviri. La famiglia Circolo Canottieri Roma a raccolta.
A fine cena, a rendere ancora più delizioso il semifreddo al torroncino punto esclamativo della cena, le note di Roberto Pambianchi. Quest'ultimo ben conosce il pubblico e l'ambiente di Lungotevere Flaminio 39, a cui ha regalato ancora una volta le note immortali del grande Lucio Battisti. Cover soltanto con voce e chitarra di storici successi del cantautore di Poggio Bustone, facendosi accompagnare dal coro spontaneo di tutta la terrazza piscina del Circolo. L'inizio di un programma musicale assai gradito dai presenti. E continuato alla grande.
Pambianchi ha infatti lasciato spazio alla disco, al funk e al pop anni '70 e '80 degli Adika Pongo. Nati nel 1993 grazie alla volontà, tra gli altri, di un giovanissimo Niccolò Fabi, la band romana non si è certo smentita, offrendo un repertorio coinvolgente. Alle spalle un'esperienza decennale, costruita anche attraverso collaborazioni prestigiose con artisti del calibro di Mike Francis; Lionel Richie e gli Chic. Restare fermi e composti a tavola? Impossibile. La voce potente e graffiante di Francesca Silvy e ancora il sax di Costantino Ladisa, il basso di Alessandro Benedetti, la batteria di Andrea Merli, la chitarra di Alberto Lombardi, le tastiere di Alessio Scialò e le percussioni Pablo Enrique Oliver hanno allora accompagnato i presenti in un viaggio nel tempo dove non sono mancate le sorprese. Come quando sul palco è salito Andrea Sanchini, presidente del Collegio dei Revisori dei conti ma anche musicista e cantante eclettico ed energico.
Insomma, l'estate è entrata trionfalmente al Circolo Canottieri Roma. Che l'ha salutata, accolta, coccolata, celebrata. Forte e ottimista. Sempre.
