Grazie, maestro Bruno Piattelli. Grazie per averci insegnato come si vestono i sogni e quale forma dare all'eleganza e allo stile. Grazie per tutte le volte che l'abbiamo vista in prima fila, seguire con interesse tutti gli eventi culturali del suo amato Circolo. Al Circolo Canottieri Roma portava il suo sguardo curioso, ma sempre fermo e sicuro, lasciando a tutti noi i ricordi della Capitale che fu, delle tante contraddizioni di una città grandissima e di una grandissima città. La Roma del cinema, la Roma della moda, dello stile appunto: troppe cose in gran parte perdute tra un colpo di clacson nel traffico e l'inciviltà di tanti.
Molto è stato scritto negli ultimi giorni su Bruno Piattelli, storico socio del Circolo Canottieri Roma scomparso prima di Ferragosto a 94 anni. Della sua laurea in Legge, ma anche della sua sconfinata passione per la moda e i tessuti che lo portò a proseguire una tradizione di famiglia nel mitico atelier di Piazza San Silvestro. Dei suoi successi: abiti per il cinema, il teatro, facendosi ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Del suo carisma e della sua caparbietà, che lo portarono a diventare il primo stilista a portare in passerella gli uomini. Della sua predilezione per la giacca, di cui divenne maestro indiscusso. E ancora del Bruno Piattelli geniale ed eclettico, tanto da collaborare con le più importanti maison del mondo e i più importanti registi del cinema italiano nonché disegnare le divise per l'Alitalia, per le squadre olimpiche di CIttà del Messico '68 e Atlanta '96, le magliette degli astronauti della Nasa. È stato scritto finanche del dolore per il rapimento dell'amata figlia Barbara nel 1980, vicenda recentemente raccontata con emozione ma soprattutto coraggio in un documentario Rai.
Tutto Bruno Piattelli, insomma. Stilista, artista, imprenditore, uomo. Sì, era sempre in prima fila Bruno Piattelli. Anche nel momento di mostrare i suoi sentimenti, come quel 27 gennaio in cui, nonostante la voce spezzata dall'emozione e gli acciacchi dell'età, volle comunque portare a termine il suo intervento nel corso della celebrazione del Giorno della Memoria. Aveva una missione Bruno Piattelli, sin quando appena liceale arrivò a creare una collezione da proporre all'estero. Quella missione è diventata eredità. Un'immensa eredità spirituale. Grazie, maestro Bruno Piattelli.
N.B.: la foto di Bruno Piattelli in primo piano è tratta dal sito www.brunopiattelli.eu
