Ciao Piero, e grazie. Ma non il solito grazie per il personaggio che sei stato, per le risate e i racconti divertenti di una vita. Grazie perché ieri, sabato 12 novembre, hai fatto in modo che ci riunissimo tutti per il Trofeo Gian Piero Galeazzi, la regata pensata per te dall'assessorato allo Sport, Turismo e Grandi Eventi di Roma Capitale, patrocinata dalla Regione Lazio e organizzata dal tuo amato Circolo Canottieri Roma del presidente Paolo Vitale, con il sostegno del Circolo Canottieri Lazio, presieduto da Raffaele Condemi, per via di quei colori che - diciamo - non ti sono mai stati indifferenti e di Anellone A.s.d., l'associazione che racchiude tanti fiumaroli pazzi per quel Tevere oggi flebile ma sempre combattivo. Come sei stato tu negli ultimi giorni.
Il consigliere alle Manifestazioni Edmondo "Lello" Mingione, che guardavi di sottecchi quando ti diceva "Ah Giampie', ma perché non facciamo una regata in notturna?"; il consigliere al Canottaggio Lorenzo Guido, dal quale dovevi essere sempre informato sui risultati dei nostri ragazzi in barca; il direttore tecnico e presidente di Anellone, Bruno Mascarenhas, di cui cantasti il bronzo olimpico come solo tu sapevi fare. Hanno concorso tutti per preparare una giornata che a Roma la ricorderanno in tanti. O forse no, la dimenticheranno presto, perché l'anno prossimo - chissà - arriverà qualcosa di ancora più grande e incredibile. Ma superare ieri, caro Piero, sarà difficile. A bocca aperta sono rimasti persino i tuoi Gianluca e Susanna, che pure hanno vissuto questi giorni a stretto contatto con gli organizzatori.
Allora, Piero, immagina: le barche illuminate come fossero alberelli di Natale. Lucine pure sulle boe. Poco lontanto un barcone con un maxischermo (ne avevamo anche uno a terra, che te lo dico a fare?) e su cui quel Roberto Ciufoli diventato canottiere "rifinito" pure grazie a te ha presentato le note di Alberto Laurenti e dei Rumba de Mar. "Roma, nun fa' la stupida stasera..." e intanto arrivavano gli amici. Bruno Giordano, Abel Balbo, Massimo Piscedda, Ubaldo Righetti. Quest'ultimo un po' acciaccatello, ma non s'è perso un secondo dell'evento. Pensa che a ogni foto scansava pure la stampella: "Per Gian Piero questo e altro". Sì, perché abbiamo avuto anche l'equipaggio vip, grazie agli amici della Nazionale Italiana Calcio Olimpionici - N.i.c.o. dell'eclettico Italo La Penna. Dunque Massimiliano Rosolino, Andrea Lo Cicero, Stefano Maniscalco, Daniele Masala, Stefano Pantano, Emanuele Bruno, Felice Mariani, Simone Venier e la bravissima timoniera Gabriella Bascelli. Ci hanno fatto venire il groppo in gola quando hanno fatto l'alzaremo sulla linea d'arrivo, prima delle finali. Questo tra gli applausi di Susanna, Gianluca e pure del delegato allo Sport della Regione Lazio, Roberto Tavani, e dell'assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport, Alessandro Onorato, che al microfono di Jacopo Volpi ha detto: "Dedicare un tratto di Tevere, una strada o una piazza a Galeazzi? Si può fare. Nel frattempo, vorremmo che questa manifestazione diventasse un appuntamento fisso nel calendario cittadino e che, parallelamente, venisse istituita una fondazione". Una proposta applaudita anche dal ministro dello Sport, Andrea Abodi, arrivato a titolo amichevole a fine giornata per abbracciare tanti amici suoi ex consoci del C.C. Roma. "Queste cose - ha detto - nascono per restare nel tempo. Un modo per rendere onore a una persona e un amico sincero, ma anche per raccontare e promuovere un modo di fare sport che lui avrebbe amato".
E che gare! Che gare! Sul campo di regata in notturna le ragazze e i ragazzi della Nazionale, con tanti titoli mondiali ed europei in bacheca, poi Torino, CUS Roma e la selezione romana. A sorpresa, hanno vinto gli otto scesi proprio da Torino. Quello femminile, composto Anna Rossi, Anita Boldrino, Gaia Colasante, Khadija El Idrissi, Alice Cerutti, Lucrezia Baudino, Eleonora Nichifor, Irene Gattiglia e timonato da Alessandra Faella, e quello maschile di Alessandro Giardino, Stefano Pinsone, Pietro Cangialosi, Lorenzo Gaione, Matteo Tonelli, Filippo Graziano, Leonardo Teboldi, Gabriele Enrico, timonato da Gianmarco Cristilli, entrambi allenati da Vittorio Serralunga. Sul podio, un gesto che a te sarebbe piaciuto molto: le vincitrici hanno infatti chiesto di salire assieme alle azzurre, penalizzate da un guasto tecnico alla barca.
Caro Piero, del Trofeo a te intitolato hanno parlato ovunque. E ovunque ti hanno ricordato a un anno da quando sei partito. Partito per una di quelle trasferte tu, il microfono, la telecamera che impazzisce appresso a te e qualche campione dall'altra parte. A noi ci hai lasciato sul fiume, a ricordarti. Tutti insieme.