A distanza di 36 anni dalla sua creazione, il derby di canottaggio potrebbe diventare solo un ricordo. Il Tevere potrebbe non vedere più la sfida tra gli “otto” giallorossi e biancocelesti. Il Circolo Canottieri Roma è infatti costretto a prendere atto che al momento non vi sono più i presupposti per organizzare l'evento e si avvicina sempre di più alla decisione sofferta ma doverosa di chiudere la sua esperienza nella competizione.
A seguito della recente esondazione del Tevere, verificatasi a ridosso della data in cui avrebbe dovuto svolgersi la 37a edizione del Derby di Canottaggio, lo scorso lunedì 3 febbraio la F.I.C. Lazio comunicava via e-mail al Circolo Canottieri Roma, che la regata era stata rinviata.
Il giorno precedente, sul sito , era stato altresì pubblicato, a nostra totale insaputa, un articolo che, a seguito delle dichiarazioni dei Responsabili del circolo organizzatore Canottieri Lazio, anticipava la notizia del rinvio del derby.
Avendo ben presenti le evidenti ed oggettive difficoltà del sodalizio biancoceleste, penalizzato da ingenti danni ad impianti e strutture, il Presidente del C.C. Roma Andrea Tinarelli convocava per venerdì 7 febbraio, presso la sede sociale del Circolo, una riunione con i rappresentanti del Canottieri Lazio, allo scopo di proporre ogni utile iniziativa idonea a garantire lo svolgimento della tradizionale manifestazione sportiva.
In tale circostanza, con spirito sinceramente volto ai più sani principi sportivi e di solidarietà, malgrado il Circolo Canottieri Roma non fosse comunque uscito indenne dall’esondazione, il Presidente Tinarelli offriva la totale disponibilità del galleggiante e dell’area della piscina, proponendo inoltre, pur di salvare questo amato evento, la cancellazione degli onerosi festeggiamenti post-gara, limitando la cerimonia finale alla semplice consegna del trofeo. La disponibilità veniva inoltre assicurata per una qualsiasi data compresa tra il 9 (giorno inizialmente programmato) ed il 23 febbraio. Dopo di che, a causa dei numerosi impegni già assunti dagli atleti giallorossi, sarebbe stato impossibile per il C.C. Roma proporre l'equipaggio che da oltre sei mesi si sta allenando duramente in vista della gara.
Inoltre, in considerazione dell’emergenza di quest’anno ed a parziale compensazione dell’inconsueta “sede promiscua”, il Canottieri Roma si rendeva disponibile per offrire nuovamente ai propri rivali l’organizzazione del prossimo Derby. La riunione si concludeva con il Presidente del C.C. Lazio che chiedeva 24 ore di tempo per dare una risposta.
In assenza di una risposta, il Presidente Tinarelli reiterava via e-mail le proposte al suo omologo biancoceleste, evidenziando al contempo l’importanza mediatica della manifestazione; un ottimo evento per richiamare l’attenzione delle Autorità e dell’opinione pubblica sulle attuali, gravi problematiche causate dal Tevere ai nostri Circoli.
Soltanto a seguito di due e-mail di sollecito, inviate dopo due giorni di opinabile, assoluto silenzio da parte del Canottieri Lazio, il Presidente biancoceleste, consultatosi con il Consigliere al canottaggio, confermava la propria posizione di chiusura giacché “l’attuale stato del nostro Circolo non ha consentito né l’organizzazione dell’evento e neppure la prosecuzione degli allenamenti. Pertanto l’indisponibilità dei vostri atleti oltre il 23 p.v. rende impossibile concordare un’altra data utile”.
Preso atto che anche l’ennesimo conciliante tentativo di ricomporre la situazione era fallito, il Presidente Tinarelli manifestava all’interlocutore tutto il disappunto poiché costui aveva unilateralmente deciso di annullare il Derby senza nemmeno consultare il Sodalizio con cui, da sempre, la Canottieri Lazio condivide la paternità dell’evento. Rilevava, inoltre, la discutibile gestione del Regolamento di regata, già condiviso e firmato per accettazione e divenuto poi oggetto, particolarmente in quest’ultimo periodo, di improvvise richieste di revisioni ed altrettanto repentini e discutibili ripensamenti.
“Il rifiuto di accettare la nostra ospitalità – dichiara oggi il Presidente Tinarelli - e l’aver deliberatamente ignorato la nostra disponibilità ad individuare, in un più che ampio periodo di tempo, una data utile per disputare, anche in versione più sobria, la nostra tradizionale sfida remiera, mi ha costretto a considerare, oltremodo dolorosamente, che la storia del Derby, per ora, dovesse ritenersi tristemente conclusa”.
“Il mio pensiero – prosegue il Presidente - è ora rivolto alla grande delusione e amarezza provata da tutti i Soci e, in particolar modo, dal nostro Socio Enrico Tonali, ideatore della competizione, e dai nostri magnifici equipaggi che, con inusitato impegno e sacrificio, avrebbero voluto finalmente invertire una tendenza a noi sfavorevole ormai da troppo tempo. A loro, ai tecnici, al personale ed ai dirigenti del settore canottaggio va il mio più sincero ringraziamento per aver condiviso con tutti noi una splendida avventura cui quest'anno è mancato, purtroppo, un meritato finale”.