La vedi da fuori e pensi sia un inferno sui pedali. La vivi e ti accorgi che avevi ragione. E' la "Maratona delle Dolomiti", o "Maratona dles Dolomites" in ladino, la granfondo ciclistica più importante d'Italia che domenica celebrava la sua ventottesima edizione. Mimetizzati tra i novemila partecipanti (numero chiuso) c'erano anche tre rappresentanti del Circolo Canottieri Roma: il Consigliere responsabile per gli Altri Sport, Stefano Boidi; Vitaliano Moroni e Stefano Valabrega.
Boidi e Valabrega hanno sostenuto il Percorso Sellaronda di 55 km e un dislivello di 1780 metri. Partenza dalla Villa, arrivo a Corvara, siamo in provincia di Bolzano. Tragitto duro attraverso i 1875 m. del Passo Campolongo, i 2239 del Passo Pordoi, i 2244 del Passo Sella e i 2121 del Passo Gardena: cime storiche e amatissime per qualsiasi appassionato di ciclismo. Boidi è giunto al traguardo 181esimo nella classifica 50/54 anni con il tempo di 4h 27' 9''. Per Valabrega, invece, 74esimo posto nella 60/64 anni in 4h 4' 51''.
Moroni era invece impegnato nel Percorso Medio da 106 km e 3130 metri di dislivello che rispetto al Sellaronda prevedeva due volte il Passo Campolongo, più il passaggio su Passo Falzarego (2117 m.) per arrivare al Passo Valparola (2200 m.) con arrivo in leggera salita sempre a Corvara. Il ciclista del Circolo Canottieri Roma, alla sua prima partecipazione, ha tagliato il traguardo 281esimo nella graduatoria 50/54 anni in 6h 27' 56''.
Per tutti la soddisfazione di aver completato il durissimo percorso e la possibilità di pronunciare con orgoglio il leggendario "Io c'ero". Sfidare le Dolomiti non è esattamente un gioco da ragazzi.