Un'ora e mezza di trovate, colpi di scena, risate. Un copione frizzante, liberamente tratto da "Non sparate sul postino" di Derek Banfield, ben diretto da Eleonora Pariante e ben interpretato dagli attori della compagnia Siparichipuò. E' "Non sparate sul droghiere", commedia brillante portata in scena questa sera al Circolo Canottieri Roma.
La vicenda è ambientata nel castello di Elrood, dimora dello squinternato Lord Elrood, che combatte una guerra tutta sua contro un esercito invisibile. Imbraccia un fucile e spara ai (fin troppi) estranei che si aggirano nei pressi del maniero. Anche al povero droghiere (da qui il titolo...). Frequentatissimo il castello anche per colpa di Lady Elrood, la quale decide di aprire le porte al pubblico per risollevare una situazione economica fin troppo compromessa. Nella scombinata famiglia anche una giovane figlia, a sua volta sposata a un marito pasticcione al quale danno la caccia due gangster ancor più pasticcioni. Per non parlare dell'avvenente domestica in cerca di marito.
Chiudono il quadro una guida turistica un po' distratta - interpretata da Maria Cipriano, per l'occasione attrice ma anche promotrice della bella serata al Circolo - poi un esilarante scout oramai troppo maturo e a capo di 50 ragazzi scalmanati accampati in giardino, una coppia di turisti tirchi e provinciali e un dipinto di grande valore, combinato come nel gioco delle tre carte a due quadri-patacche. Il tutto in una esplosione di comicità intelligente e mai scontata. Una commedia brillante figlia della tradizione americana, resa ancora più frizzante dagli accenti e dagli atteggiamenti tipici della cultura popolare italiana. Come gli spassosi turisti "burini" che provano maldestramente ad imitare i comportamenti degli aristocratici. Ora in disgrazia e con qualche rotella fuori posto, ma pur sempre aristocratici.
Brava allora Elonora Pariante, ma bravi anche gli interpreti. In ordine d'apparizione, Alessandra Rollino, Fabio Svaluto Moreolo, Giancarla Landi, Laura Catelli, Maria Cipriano, Gianpiero Cricchio, Andrea Delfino, Patrizio Borzi, Ivan Jasal, Gianni Stroppa e Stefano Delfino. Per tutti gli applausi meritati dalla nutrita platea.
