Un caso letterario, come si usa dire. Un libro che lascia il segno, raccontando una vicenda dai contorni duri. Un'opera spiazzante, non foss'altro perché scritta da una ragazza di appena 17 anni. Parliamo di “Ciò che resta di noi”, opera prima di Virginia della Torre che ha scelto il Circolo Canottieri Roma per presentarla. Venerdì 13 novembre prossimo, alle 18.30, Virginia parlerà del suo libro nato quasi per caso e che sul sito di acquisti on line, Amazon.com, nonché sui blog specializzati, ha già raccolto moltissimi pareri positivi e recensioni entusiastiche.
Alla presentazione, che si terrà nella sede giallorossa di Lungotevere Flaminio 39, oltre all'autrice interverranno il giornalista del Tg3 Rai Andrea Marini, la scrittrice Daniela Matronola e Wally Ferrante, Avvocato dello Stato. Seguirà cocktail.
Nata il 28 luglio 1998, studentessa al liceo Tito Lucrezio Caro, Virginia della Torre ha autopubblicato “Ciò che resta di noi” lo scorso giugno on line. Il romanzo come primo punto d'arrivo di un percorso da intraprendere per raggiungere lo status di scrittrice, il sogno di una vita. A sei anni le prime poesie, a nove la vittoria al concorso “Artisti con il cuore” di Sanremo, a dieci il premio della critica nella stessa manifestazione. In mezzo le emozioni, i sentimenti, la vita di una teenager come tante.
Non è un libro come tanti, invece, “Ciò che resta di noi”. Ambientato nel 1986, racconta la vita di Alessandro, un adolescente cresciuto in manicomio. L'esistenza del giovane viene completamente stravolta dall’arrivo di Camilla, una ragazza semplice, impulsiva, bella. Il tempo scorre e nella sua caducità i due riescono a crearsi uno spazio tutto loro fatto di affetto, fiducia ma, soprattutto, di terrore. Perché è il terrore a regnare sovrano in una struttura austera e arida come un ospedale psichiatrico. I due tuttavia sono abituati a convivere con paura e sofferenza e proprio per questo motivo combattono per preservare l’integrità e la straordinarietà del loro splendido amore, che, così puro e intenso, è la prova che non esiste niente di più forte. Peccato soltanto che il destino abbia tracciato per loro cammini differenti, inaspettati, che metteranno a dura prova i loro sentimenti.