Non c'era nessuno da convincere, nessun lettore da... adulare, giocando sul titolo del libro. C'era Luciano Cittadini e c'era la folta platea intervenuta nel salone del Circolo Canottieri Roma. Luciano Cittadini e "L'Adulatore" (Albatros, pagg. 456, Euro 18), il suo esordio letterario.
No, non c'era nessuno da convincere perché "L'Adulatore" è un thriller che cattura. Un romanzo dai toni forti, che prende la testa e i nervi. Che incolla il lettore, "agganciandolo" alla pagina grazie a un ritmo serrato. "Non sono uno scrittore, non ne seguo le ferree giornate, obbligandomi a scrivere. Scrivo quando posso, quando voglio. Qualche serata in cui ho tirato tardi al pc... qualche pasto saltato... e credo di aver fatto un buon lavoro", la chiosa di Cittadini che ha conquistato la platea con la sua simpatia.
Accanto a lui, nel corso della presentazione, Nicola Bonaccini, docente in Comunicazione e consulente politico, e Gabriella Petrelli, consulente in comunicazione. A Mario Martelli, invece, il compito di leggere alcuni brani. La vicenda narrata ruota attorno a un serial killer, per l'appunto "L'Adulatore", che ha già ucciso cinque ragazze in Europa, meritandosi quel soprannome per l’abilità con cui corteggia e successivamente manipola le giovani donne. Sulle sue tracce, dopo la sparizione di Henriette Duvalier, una ragazza di colore, omosessuale e attivista nella lotta per i diritti dei gay, si lanciano due poliziotti: uno americano, l'altro inglese, due modi diversi di interpretare la legge, due caratteri completamente differenti. Ad aiutarli nelle indagini, uno psicologo criminale italiano e un nano sensitivo amico della ragazza scomparsa. Il tutto viene proposto con una narrazione ricca di salti temporali e colpi di scena, confezionando così una storia che troverà la sua conclusione attraverso le più aberranti sofferenze e umiliazioni, sino alla soluzione finale.
"L'arrivo di un thriller di questo tipo è una buona notizia per gli appassionati - le parole di Gabriella Petrelli - Gli amanti di un genere che, in questo periodo, non trovano a dire il vero vasta offerta. Il libro di Luciano è un'opera ben confezionata che, ne sono certa, vi stupirà e attirerà la vostra curiosità".
Ad assistere alla presentazione anche la celebre Banda Manfredi, enclave, "Circolo nel Circolo" che si dedica a sentite partite di calcetto e ad ancor più intense "performance" a tavola. Gruppo di soci giallorossi di cui fa parte lo stesso Cittadini e che, idealmente, fa il tifo per questa nuova creatura letteraria.
Luciano Cittadini è nato e vive a Roma. Dopo la maturità classica, la sua attività professionale si è svolta prevalentemente nel settore assicurativo in qualità di Direttore Generale e Amministratore Delegato. Ha frequentato un corso di narrativa presso la Scuola di scrittura “Omero” e partecipato, con una compagnia amatoriale, a diverse commedie teatrali. A salutare il suo primo romanzo, stasera, c'erano tanti amici. Qualcuno ha chiesto già informazioni circa un possibile seguito. Chissà. Luciano Cittadini, sorprendente autore de "L'Adulatore", ci sta già pensando...