BRUSADELLI RACCONTA I LIBRI CHE CAMBIANO LA VITA

Cinquanta personaggi... in cerca d'autore. L'autore è Stefano Brusadelli, giornalista e scrittore che ha raccolto le “confidenze” di quei cinquanta illustri italiani, il racconto dei libri che hanno cambiato, in alcuni casi addirittura contraddistinto, la vita stessa di quelle cinquanta persone. Il tutto ha preso allora la forma di un altro libro, dal titolo “Le ali di carta”, presentato oggi al Circolo Canottieri Roma.

Calda l'accoglienza riservata alla nuova creatura di Brusadelli, socio giallorosso dal 1974 e grande appassionato di canottaggio. Oltre all'autore erano presenti il Responsabile del supplemento culturale “Domenica” de “Il Sole 24 Ore”, Armando Massarenti (che firma la prefazione); il Presidente dell'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, Antonello Soro; l'Avvocato e Docente, già Ministro della Giustizia nella XVI Legislatura, Paola Severino. Tra il pubblico, il Capo della Polizia, Alessandro Pansa; il Presidente dell'Enciclopedia Treccani, Franco Gallo; la senatrice Mariapia Garavaglia; il Giudice Giovanni Tamburino; il noto designer Antonio Romano.

Prima la rubrica “Un libro, una vita” tenuta appunto sul “Sole 24 Ore”, poi un progetto a più ampio respiro. Le interviste di Brusadelli che danno oggi linfa a “Le ali di carta” (Palombi editore, 170 pagg., 14 Euro), non semplice indice delle opere trattate ma stimolante e “interattiva” guida alla lettura. «Nella vita di questi italiani eccellenti improvvisamente è entrato un libro e, da quel momento, il loro angolo visuale sulla vita è cambiato – spiega Brusadelli – Più o meno rapidamente si sono messi nella condizione di cambiare la comunità di cui fanno parte. Scienziati, giuristi, cuochi, politici: tutte le sfaccettature dell'intelligenza umana accomunate da un tratto. Ho sempre creduto che i libri non debbano essere i fini ma i mezzi. Per quanto io li ami, non devono diventare un pretesto per isolarsi dal mondo, bensì uno strumento per conoscere meglio se stessi e gli altri. E allora che il 2016 sia, non solo anno della misericordia, ma anche della lettura».

“Le ali di carta”, per Armando Massarenti, è dunque «un libro vero, come devono essere tutti i libri. Espone un ragionamento serio, quasi da critico da chi però non fa il critico, poiché ci aiuta a fare una distinzione tra ciò che è letteratura e ciò che non è letteratura, tra ciò che è buona e ciò che è cattiva letteratura, tra ciò che ti fa vivere e crescere e ciò che è mero passatempo».

Elogi al lavoro di Brusadelli anche da Antonello Soro, che ha invitato l'autore a scandagliare un panorama dai mille mutamenti come quello delle nuove tecnologie e i moderni e troppo spesso alienanti sistemi di comunicazione: «Qui invece parliamo di uno spaccato della storia d'Italia che non è recentissimo. Emerge il peso della lettura sulla formazione personale, sulle cosiddette “scelte di campo”. La lettura condiziona e riemerge perché il rapporto affettivo che stabilisci con un libro ti segna e ti aiuta a ricordare».

Appassionato l'intervento di Paola Severino: «Il “mio” libro, che poi viene citato in quest'opera, è “Incompreso”. Lo lessi a 8 anni e contribuì a far nascere in me un forte senso della giustizia. Non a caso, da piccola scrissi in un tema che volevo fare l'avvocato penalista ed è ciò che sono diventata. Amare i libri è bello, ma è fondamentale che qualcuno te li faccia amare, che nessuno li imponga. Non solo: guardiamo l'epoca in cui viviamo; il nostro linguaggio si sta impoverendo e, tra le altre cose, abbiamo bisogno di sognare e vivere emozioni. I libri sono meravigliosi alleati in questo».

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