Non solo il canottaggio. Non solo il tennis. Anche il calcio sposa oramai da tempo la filosofia del Circolo Canottieri Roma, ossia potenziare al massimo i vivai, puntare esclusivamente sui giovani, vedere i talenti crescere. Facendo affidamento tra l'altro su una realtà dall'età media tra le più basse rispetto a quelle di altri Circoli storici della Capitale. E con il torneo di calcio a cinque "Gian Marco Salvati" in corso di svolgimento, giunge anche l'occasione per guardarsi indietro e fare il punto sullo stato della disciplina.
"Al Circolo ci sono persone che sanno cosa fare per raggiungere risultati importanti. Dal prossimo anno avremo anche una Juniores, speriamo i Giovanissimi Fascia B nei Regionali, la scuola calcio sarà rinforzata e sono sicuro che tra qualche anno affronteremo sfide ancora più importanti". In un'intervista rilasciata di recente alla "Gazzetta Regionale", il Direttore Tecnico del calcio griffato Canottieri Roma, Andrea Cardone, presenta così un settore in costante crescita e che soltanto oggi conta quasi quattrocento giovani tesserati.
"Sono circondato da persone competenti - continua Cardone nell'intervista - Sanno cosa fare per portare questa realtà nei campionati che contano e in pochi anni. Wilson e Circelli, con gli Allievi, sono terzi in classifica con un gruppo di ragazzi che con il calcio non si erano mai cimentati concretamente. Invece eccoli lì. Poi c'è il nostro responsabile dell'attività di base Lelli che sta svolgendo un lavoro incredibile con tutto il suo staff. Insomma, le fondamenta per creare qualcosa di importante ci sono tutte". E ancora: "Naturalmente un ringraziamento speciale va al Presidente del Circolo Andrea Tinarelli e al Vicepresidente nonché responsabile per il calcio Luca Navarra. Questa è una possibilità sulla quale hanno puntato tanto. Sono orgoglioso di lavorare con loro".
Quella di Cardone è una dichiarazione d'amore vera e propria, che si conclude così: "Parallelamente alle attività sociali, stiamo sviluppando i settori sportivi sotto ogni aspetto. Basti pensare, oltre al calcio, ai risultati che sta raggiungendo Bruno Orecchio con il tennis e Bruno Mascarenhas con il canottaggio. Qui nulla è lasciato al caso e con queste premesse sono certo che anche con il calcio arriveremo lontano".