Sole, caldo da non poterne più e fatica da non riuscire a raccontarla. Esercizio difficile il tennis nel momento più caldo della giornata. Peraltro a luglio, in riva al Tevere. Soprattutto se all'anagrafe (ma soltanto lì) fai segnare 70 anni e più. Il Circolo Canottieri Roma conquista sui propri campi lo scudetto Over 70 di tennis battendo per 2-0 i detentori del Fossadalbero Country Club di Ferrara nell'ultima giornata del girone finale, ma prima di parlare di punteggi e classifiche doveroso è l'omaggio a questi giocatori. "Ragazzi", si fa scappare il presidente del comitato regionale Lazio della Federtennis, Ettore Marte, nel corso delle premiazioni. E mai lapsus fu più azzeccato.
"Premio speciale" lo meritano anche i terzi classificati, gli alfieri del Circolo della Stampa Sporting Club di Torino che, con una formazione ultrarimaneggiata anche a causa dei concomitanti campionati giornalisti, fa gli straordinari, sconfigge al doppio decisivo Gli Ulivi di Roma, e poi fugge via per prendere il treno. Lo sport - quello di chi non mima cucchiai, per intenderci - è anche questo.
La parte relativa a punteggi e classifiche dice che il Canottieri Roma regola il team emiliano grazie alle affermazioni di Claudi su Bellettato (6-3, 6-2) e di Bona su Magotti (6-3, 6-1). Ininfluente a quel punto il doppio conclusivo. E allora complimenti, oltre che ad Antonio Claudi e Luigi Bona, a Pino Orecchio, Giampaolo Graziani, Giancarlo Ardei e Gino Cerri. Capitano Aldo Carboni, deus ex machina in panca il lupo di mare Bruno Orecchio.
Quanto al Circolo della Stampa, i piemontesi prima passano in vantaggio con il duplice 6-2 di Mantineo su Mauro, poi vengono raggiunti dal 6-0, 6-0 di Mennini degli Ulivi su Sorba. Punto decisivo il 6-4, 6-2 di Mantineo-Bidoggia su Fracassi-Sferco.
Il Canottieri Roma chiude così la classifica a 6 punti, seguito da Fossadalbero a 4, Circolo della Stampa 2 e Gli Ulivi 0.
Coppe, targhe e agognati scudetti a fine giornata. Resta il caldo. "Già quest'anno abbiamo anticipato l'epilogo dei tornei, in futuro faremo ancora meglio", assicura Marco Graziotti, componente della Commissione Veterani della Federazione Italiana Tennis.
Restano anche le storie. Chi impugna la racchetta da una vita, chi l'ha scoperta in età matura. Storie di tennis veterani. Gente che si stringe la mano e si dà appuntamento all'ennesima sfida, l'anno prossimo.
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