Anche oggi, Bruno Orecchio ha trascorso la sua giornata sul campo. Il tennis un lavoro, una passione, una vita. E ancora: uno sport, ma prima di tutto una filosofia che praticamente da sempre gli consente di legare il suo nome a quello del Circolo Canottieri Roma. Per questo nessuno si è arrabbiato né offeso per quei dieci minuti di ritardo. "Dov'è il festeggiato?", ha chiesto qualcuno ben sapendo che i campi in terra rossa di Lungotevere Flaminio 39 siano la seconda casa di Bruno. "Non se ne sarà dimenticato?", ha scherzato qualcun altro. Poi il suono dell'ascensore, le porte che si aprono, l'arrivo di corsa di Orecchio. Il salone bar giallorosso gremito che si è sciolto in un lungo applauso, una standing ovation. E lui, Bruno Orecchio, a concedere uno dei suoi sorrisi, pochi ma sempre belli perché sinceri, caldi. Davanti a lui il Presidente Andrea Tinarelli, i componenti del Consiglio Direttivo, i soci del Circolo Canottieri Roma, insomma gli amici di sempre. E un appuntamento di quelli da incorniciare: la consegna della Tessera d'Argento da Socio Onorario.
Soprattutto, una festa doppia. Per festeggiare l'ultima perla di Bruno Orecchio, il secondo posto agli ITF Super Seniors World Championships, il Mondiale tennis veterani, ottenuto assieme ai consoci Benedetto Vellucci e Riccardo Cianci, oltre a Salvatore Garofalo del Tennis Club Nastro Verde. Il quartetto dell'Italia Over 65 che a Umago, in Croazia, è andato vicino all'impresa. Le vittorie nella fase a gironi contro Svizzera e Australia, la semifinale vinta contro la Germania, la sconfitta in finale dalla Spagna, iridata da quattro edizioni consecutive. Un'armata.
Per questo motivo la foto ricordo con Vellucci ora sembra quasi raffigurare due reduci. Compagni di squadra giallorossi prima, azzurri poi, fratelli in tante battaglie sul campo. Altri applausi dai consoci, pacche sulle spalle. E Vellucci a raccontare la bella avventura, anche attraverso le tante foto sul tablet con la maglia della Nazionale e la scritta "Italia" sulle spalle. Giusti motivi di orgoglio.
A concludere la mattinata, la consegna della tessera. I complimenti di Tinarelli ai tre moschettieri, poi le parole per Bruno Orecchio: "Bruno è un pezzo di storia di questo Circolo - ha detto il numero uno giallorosso - E' entrato qui da raccattapalle e qui ha scritto tutta la sua storia sportiva e anche oggi continua a ottenere successi nei vari tornei veterani nazionali e internazionali. Non solo, Bruno ha visto crescere e aiutato tutti noi, ci ha sempre seguiti. Tutti noi abbiamo giocato con lui. E oggi, in questa struttura, svolge ruolo fondamentale nella crescita sportiva dell'intero sodalizio".
Infine la parola al festeggiato. Non esattamente una passeggiata per lui con il microfono in mano e tanti amici davanti, il groppo in gola per i tantissimi ricordi. "Ringrazio tutti voi per ciò che quotidianamente mi regalate. Un grazie ai soci di oggi e ai soci di ieri. Dunque un pensiero particolare a chi non c'è più, a chi avrei voluto vedere in questa sala".
E ancora strette di mano, abbracci, saluti. "Bruno, una foto con la tessera!" "Ok, ma sorridi!" E il roccioso Bruno Orecchio che si è sciolto. Dunque il sorriso. Ma non abituatevi alle "smancerie", "Mister Tennis" ha ancora tanto da fare. Un dritto dopo l'altro, un rovescio dopo l'altro. Tennis, che però Bruno Orecchio chiama "semplicemente" vita.