Nuova serata di grande cinema al Circolo Canottieri Roma, per un film che nel suo piccolo ha riscritto la storia recente della Settima Arte nel nostro Paese. Lunedì 24 ottobre 2016, a partire dalle 19, la sede di Lungotevere Flaminio 39 si fermerà per "Lo chiamavano Jeeg Robot", pellicola autoprodotta con il sostegno di Rai Cinema e la distribuzione di Lucky Red che ha rappresentato "il caso" del 2016: uno straordinario successo al box office amatissimo dalla critica. A presentarlo sarà lo stesso regista, Gabriele Mainetti, che ha accettato con entusiasmo l'invito del socio giallorosso Lello Mingione, organizzatore dell'iniziativa.
A metà strada tra l'omaggio "alla romana" al leggendario manga e anime di Go Nagai e il romanzo di rivincita sociale, "Lo chiamavano Jeeg Robot" racconta le vicende di Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria), ladruncolo di Tor Bella Monaca che si muove in una Roma presa di mira da attentati terroristici, cercando di fare affari con la banda criminale comandata dallo Zingaro (un sontuoso Luca Marinelli). Per sfuggire alla caccia della polizia, Enzo finisce nelle acque del Tevere inquinate da sostanze radioattive che gli daranno una forza straordinaria. Superpoteri che il nostro cercherà di usare per la sua attività criminale, almeno fino a quando non entrerà in contatto con la fragile Alessia (Ilenia Pastorelli), grande appassionata di Jeeg Robot che ribattezza subito Enzo come il protagonista del fumetto giapponese, Hiroshi Shiba. Conseguenza di un traffico di cocaina finito in tragedia, Enzo e Alessia si ritrovano involontariamente dall'altra parte della barricata in una guerra contro la banda dello Zingaro, a sua volta minacciato dal clan camorristico guidato da Nunzia Lo Cosimo (Antonia Truppo), fino al drammatico finale. Un epilogo che, dopo lo scontro decisivo con lo Zingaro, porterà il protagonista a una nuova consapevolezza, al bisogno cioè di usare i suoi poteri a fin di bene, "per salvare il mondo", proprio come Alessia gli chiedeva.
Uscito nel febbraio di quest'anno, il film ha fatto incetta di premi. Tra questi ben otto David di Donatello (migliore regista esordiente, produttore, attore e attrice protagonisti, attore e attrice non protagonisti, montaggio e Future Award); tre Nastri d'Argento (regista esordiente, attore non protagonista e Premio Hamilton Behind the Camera); quattro Ciak d'Oro (opera prima, attore non protagonista, colonna sonora e manifesto); un Sesterzio d'Argento (per il miglior film girato a Roma) e un Globo d'Oro nella categoria "Miglior film" assegnato dalla stampa estera.
La serata al Canottieri Roma prevede il cocktail di benvenuto, l'intervista a Mainetti a cura dello stesso Mingione e la proiezione del film, al termine della quale i soci del Circolo e i loro ospiti prenderanno parte a una cena con piatti poveri della tradizione romana, napoletana e milanese. Faranno allora capolino portate come le pizzelle fritte, il risotto alla milanese e la porchetta. Chiusura con dolci fatti in casa come la crostata. Il tutto curato dallo chef Egidio Longo.