DIVINO AMORE 2016, LA MARCIA DELL'AMICIZIA

Non è caduta una sola goccia di pioggia. A dissuadere i minacciosi nuvoloni è stato un vento forte, potente, quasi anomalo. Un segno? Chissà, a noi piace pensare così. Ad ogni modo missione compiuta e il Circolo Canottieri Roma, con la sua costola più chiassosa e colorata, la Banda Manfredi, anche quest'anno è riuscito a portare a termine il Pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Divino Amore. Una lunga marcia di più di 20 km partita dalla sede giallorossa di Lungotevere Flaminio 39 e proseguita attraverso tante meraviglie della Città Eterna. Dunque la Via Flaminia, Piazza del Popolo, Piazza Venezia, la sede della FAO, la passeggiata archeologicaPorta San Sebastiano, la Via Ardeatina, la visita sentita alle Fosse Ardeatine, infine la ripresa del percorso per raggiungere il Santuario.

L'obiettivo più importante di quella che ci piace chiamare Marcia dell'Amicizia, offrire un contributo tangibile alla onlus Elpis Nave Ospedale, l’avanzata struttura ospedaliera galleggiante che raggiunge gli angoli del pianeta dove si ha maggiormente bisogno di assistenza medica gratuita.

Hanno risposto "Presente!" una sessantina tra soci e familiari, affatto spaventati dal lungo tragitto. Anzi entusiasti, nonostante qualcuno patisse gli acciacchi dell'età, qualcun altro una condizione fisica non ottimale. E allora la riscoperta delle bellezze della propria città, il doloroso passaggio al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, monumento al sacrificio dell'uomo al cospetto di un mostro chiamato odio. Ancora emozioni all'arrivo al Divino Amore. Infine, incuranti della fatica, i sorrisi da consegnare alla foto di gruppo. I sorrisi, per esempio, delle tante famiglie presenti: Cirone, Dore, Gualco, Iaccarini, Manfredi, Mangiavacchi, Martelli, Orsini, Pieri, Rimassa, Spoleti, Tramonti, Veneziano, citate in rigoroso ordine alfabetico. Mascotte della giornata il simpatico cagnolino Leo, anche lui con la maglietta commemorativa e curioso "capocordata".

All'arrivo, parole dal cuore per Dinetto Manfredi, anima della Banda. Il ringraziamento e il saluto a Luciano Cittadini, al prezioso supporto della segretaria Sandra Chiappini, accompagnata dal combattivo Direttore Arrigo Laghi.

Per concludere, il pranzo all'Osteria Cinti. Qui, protagonista l'Amatriciana, oggi come non mai piatto simbolo di una terra forte seppur ferita. Circolo e Banda Manfredi, insomma, hanno pensato proprio a tutto, a tutti. Nel segno dell'amicizia.

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