Dal Socio Onorario del Circolo Canottieri Roma Gian Piero Galeazzi riceviamo e pubblichiamo questo ricordo di Umberto Gandolfo.
Era l'amico di Nicola. Entrambi di Tunisi, entrambi con la passione del tennis e del club. Non ci volle molto a fare amicizia con Umberto Gandolfo, un tipo sempre sorridente che sapeva perdere a bridge con la stessa classe di una sconfitta sul campo. Abbiamo camminato fianco a fianco per quasi 50 anni e non ricordo di averlo mai visto arrabbiato o anche solo alterato. Al massimo un po' imbronciato, alla francese, cultura che non disdegnava né a tavola né tanto meno nei salotti della Capitale.
Quando comprai la sua Merceds cabrio mi disse: "Trattala bene, come se fosse la tua barca e, casomai, te la riprendo alla metà del prezzo". Diavolo di un arabo, ci hai dato una bella lezione di vita. E grazie per la preferenza.
Anche se lasci un sacco di amici che si ricorderanno di te e del tuo rovescio tirato da sotto il tuo impeccabile cardigan. Ciao Umberto e scusa se non sono venuto a darti l'ultimo saluto. Preferisco ricordarti in giro per il mondo, godertela sotto quei baffetti malandrini.