Definizione (non proprio ortodossa) della categoria master nel canottaggio: atleti amatoriali "under 100" troppo maturi per ambire a un'olimpiade e troppo innamorati per lasciare per sempre i remi in un angolo buio del galleggiante. Non fanno eccezione i master del Circolo Canottieri Roma, gruppo affiatato e combattivo. Il più chiassoso in acqua, il più rumoroso alle feste. Non passa inosservato né in barca né sulla terraferma. Neanche davanti a un piatto di pastasciutta, come da qualche anno a questa parte succede al galleggiante di Lungotevere Flaminio 39 ogni benedetto mercoledì. La pasta come rito: benzina per il corpo, dopo tanto dispendio di energia sui remi. Benzina per lo spirito, perché si è master anche (o soprattutto) assieme ai tuoi fratelli in barca.
"Il numero di iscritti nella categoria, qui al Circolo, aumenta costantemente. Anche per questa ragione si sta sviluppando un progetto di ampio respiro che soddisfi sia chi fa uscite amatoriali in barca, dunque si focalizza sul divertimento e sulla socialità, sia gli agonisti, che si confrontano in gara sotto i colori del Canottieri Roma". Lo dice Massimo Iaccarini, master giallorosso nonché vicepresidente regionale della Fic e responsabile per l'Italia centrale nella commissione di categoria istituita dalla federcanottaggio. Sotto la supervisione del direttore tecnico Bruno Mascarenhas, al Circolo Luca Migliaccio segue il settore maschile, Elena Oroseanu la parte femminile.
Per quanto riguarda il versante agonistico, domenica scorsa, dai campionati italiani di categoria disputati a Sabaudia, sono arrivate due medaglie d'argento con l'otto (Maria Sigillò, Arianna Vicari, Giovanna Verdesi, Elisabetta Fuga, Gabriella La Monica, Roberta Micchi, Paola Ciapparoni, Patrizia Borboni ed Elena Oroseanu timoniere) e il quattro con (Giovanna Verdesi, Elisabetta Fuga, Gabriella La Monica, Roberta Micchi e Paola Ciapparoni timoniere) femminili.
"Tanto entusiasmo e, da parte dei neofiti, tanta voglia di imparare. Gli iscritti si divertono, partecipano in molti alle manifestazioni locali, nazionali (all'ultima Vogalonga, per esempio, eravamo in ventiquattro) e internazionali e migliorano il proprio livello tecnico".
Nutrito il gruppo femminile. Una parte del quale, amatoriale, si allena alle 13; l'altra (in foto), agonistica, alle 14.
"Il gruppo agonistico è in fase di ricostruzione e, visti i numeri, il processo potrebbe essere ben più rapido del previsto. Ma non è questo il primo pensiero. Sono convinto, e l'atmosfera che respiro al galleggiante lo conferma, che bisogna avvicinarsi anzitutto alla filosofia master, che è sport e goliardia. Un momento per stare insieme senza arrivare all'esasperazione del risultato da ottenere a ogni costo. Una forma di divertimento sana".
Per conferme, mercoledì passate a trovare i master...