ACERNESE QUINTO AI MONDIALI JR.: ORA VOGLIO VINCERE COME BRUNO

Se appena un anno fa qualcuno gli avesse detto che, alla sua prima stagione Junior, sarebbe arrivato a meno di 6'' da una medaglia ai Mondiali di categoria, probabilmente Giulio Acernese sarebbe scoppiato a ridere, mostrando quel bel sorriso da sempre suo marchio di fabbrica. Beh, da oggi è tutto vero: ai Mondiali Junior di Trakai (Lituania), il 17enne punta di diamante del Circolo Canottieri Roma, con l'otto azzurro, è arrivato quinto al traguardo. Quinta l'ammiraglia italiana in una finale disputata a ritmi impossibili, che ha visto il trionfo della Germania in 5'49''13, l'argento agli Stati Uniti (5'50''10) e il bronzo alla Gran Bretagna (5'50''26), ma anche, per rendersi conto della difficoltà della sfida, il crollo della Russia (in testa fino ai 1000, poi quarta in 5'54''71). Gli azzurrini hanno chiuso in 5'56''15 davanti all'Olanda (6'01''93).

Armo italiano composto da Giulio Acernese (C.C. Roma), Antonio Schettino (C.C. Aniene), Alberto Vincenti e Andrea Carando (R.C.C. Cerea), Giovanni Mammarella (C. Gavirate), Matteo Bonetti (S.C. Armida), Gennaro Di Mauro (C.C. Napoli), Luca Zemolin (Canoa San Giorgio) e dal timoniere Leonardo Macchi in gara fino a metà percorso. Quarto ai 500 dietro Russia, Germania e Stati Uniti; quinto ai 1000 con l'inserimento dei britannici nel quartetto di testa. Da lì in poi bagarre: americani e tedeschi che scoprono le carte e aumentano i colpi, Gran Bretagna a un soffio dal tandem, russi in affanno. A 500 dall'arrivo questi i tre a giocarsi le medaglie, fino al tremendo sprint finale.

Conclusa la gara, Giulio è apparso soddisfatto ma anche consapevole del fatto che il suo lavoro non è certo finito. "Sì, sono soddisfatto. Quello che avevo ho dato, forse anche più di ciò che avevo. A livello tecnico non potevamo fare di più: ai 1000 stavamo dentro, potevamo farcela, ma loro hanno iniziato a volare. In poco tempo siamo riusciti a costruire una bella barca e forse proprio per questo dispiace non essere riusciti a entrare in zona medaglie, ci abbiamo creduto fino alla fine".

In Lituania, Acernese è stato raggiunto dal direttore tecnico del settore canottaggio del Circolo, Bruno Mascarenhas. "Averlo vicino è stato fondamentale", le parole del ragazzo che ha poi incassato i complimenti del suo allenatore: "E' stata una stagione positiva. Molto intensa e molto importante, dunque questo Mondiale è stato un nuovo inizio. L'obiettivo era partecipare e Giulio è stato capace di arrivare quinto. Vedo in lui un futuro Mascarenhas e il Canottieri Roma punta molto su di lui. Per questa ragione cercherà di creare una squadra importante attorno a lui".

"Io il nuovo Mascarenhas? Magari! Io comunque lavoro per questo", la risposta dell'atleta che ora andrà in vacanza. "Serve staccare un attimo. Per il futuro non so, sono nelle mani di Bruno. Senz'altro voglio fare bene e, già da aprile, conquistare un posto fisso in Nazionale per poi puntare a Europei e Mondiali. Voglio una medaglia e, in Italia, vincere tutto quello che riesco a vincere".

Trakai, il Lago Galve, un punto di partenza. E Giulio già non vede l'ora di ricominciare.

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