Domenica 28 gennaio alle 10.30, nella sede di Lungotevere Flaminio 39, anche il Circolo Canottieri Roma tornerà a celebrare il Giorno della Memoria, l'evento istituito dalle Nazioni Unite per commemorare le vittime dell'Olocausto.
Evento oramai tradizionale per il Canottieri Roma, realizzato grazie alla sempre attenta e puntuale ricerca del socio Italo Massimo Amati, il Giorno della Memoria al Circolo ha sempre un argomento principale grazie al quale si ripercorre uno dei momenti più bui nella storia dell'umanità. Quest'anno si parlerà della partecipazione degli ebrei italiani alla Resistenza. Sarà allora narrata la vicenda di Marco Moscati, venditore ambulante passato poi nella banda partigiana dei Castelli Romani guidata da Pino Levi Cavaglione. Grazie agli esplosivi forniti dal Fronte Militare Clandestino del colonnello Giuseppe Cordero di Montezemolo, la banda provocò gravi perdite alle truppe tedesca sulla linea ferroviaria Roma-Cassino, all'altezza del Ponte delle Sette Luci. Forse a causa di una delazione, "Marchello" Moscati fu in seguito catturato sulla scalinata di Trinità dei Monti per essere tradotto nelle carceri delle SS di Via Tasso. Perì nell'Eccidio delle Fosse Ardeatine del 24 marzo 1944. Le sue spoglie sono state riconosciute soltanto a 67 anni di distanza, in seguito a un test del Dna.
La cerimonia di domenica sarà aperta dal presidente del Circolo Massimo Veneziano. Poi, la tradizionale accensione della candela (in foto, il rito eseguito lo scorso anno) a cui seguirà la recita del Salmo 117. Gabriele Coen ricorderà i consoci Saverio Coen e Boris Landsman anche loro uccisi alle Fosse Ardeatine. Al vicepresidente del Circolo Stefano Brusadelli il compito di introdurre le celebrazioni a cui interverrà il presidente del Museo della Liberazione di Via Tasso Antonio Parisella. Consueta chiusura con la recita dell'Ani Ma'amin, il canto tradizionale che gli ebrei eseguivano prima di entrare nelle camere a gas di un campo di sterminio.