"In un momento di profondo allontanamento tra i romani e la cura della città, il Museo del Tevere è un esempio che va in direzione opposta. Alle volte si parla di noi come punto di ritrovo della borghesia annoiata e affaristica. Invece crediamo ancora che valga la pena impegnarsi in prima persona e dialogare con le istituzioni per migliorare il luogo in cui viviamo". Sulle pagine dell'edizione romana odierna del "Corriere della Sera", il vicepresidente del Circolo Canottieri Roma, Stefano Brusadelli, presenta così la nascita del Museo del Tevere, struttura per ora virtuale, presto anche fisica, pensata per riavvicinare i cittadini romani al loro fiume. Un'iniziativa voluta dal sodalizio giallorosso, in collaborazione con C.C. Aniene, C.C. Lazio, R.C.C. Tevere Remo e C.C. Tirrenia Todaro, per raccontare quel luogo dove questi Circoli storici si confrontano in ambito sportivo, ma non solo. Condividendo cioè vita sociale e tradizione.
Dopo Pasqua, in una struttura di prossima assegnazione, troveranno spazio pannelli, foto di grande formato, percorsi realizzati grazie alle moderne tecnologie digitali che racconteranno la storia del fiume, gli aneddoti più interessanti e curiosi, i mille modi di vivere spazi troppo spesso e ingiustamente trascurati. Offriranno allora il proprio prezioso contributo i Circoli storici, ma anche i cittadini, i ricercatori, gli esperti, gli studenti focalizzando il discorso sulla vita sul (e del) Tevere, dei suoi scenari naturali e della sua fauna.
Tre anni fa, su spinta del giornalista e socio storico del Canottieri Roma Enrico Tonali, dell'ex vicepresidente della Federazione Italiana Canottaggio Marcello Scifoni, socio Aniene, e dello storico Pino Lattanzi, nasceva l'associazione Museo del Tevere. Nel dicembre scorso, poi, i contatti con l'Amministrazione cittadina. Contatti che, in casa giallorossa, hanno portato anche a due belle uscite in barca (ne abbiamo parlato e ) per mostrare agli assessori di Roma Capitale l'anima della Città Eterna attraverso una prospettiva inconsueta ai più e confrontarsi con loro sullo stato delle acque e degli argini.
Oggi, un ulteriore passo in avanti. Impegno, appunto. Per il Tevere e la sua gente.