Un'accoglienza da supereroi, inaspettata e, per questo, ancora più sentita. I volontari che acclamano, salutano e ringraziano; la splendida voce di Stefania Patanè che esegue l'"Inno alla Gioia"; uno striscione che recita: "Un fiume di volontari. Grazie Canottieri Roma". Vista in ottica Circolo Canottieri Roma, non poteva esserci epilogo migliore per il "World Clean Up Day", evento unico nel suo genere in cui i cittadini di 150 Paesi sono scesi nelle strade delle rispettive città per, idealmente, ripulire il mondo dai rifiuti. Iniziativa encomiabile la cui versione romana è stata organizzata dall'associazione Retake Roma, presieduta dal socio giallorosso Simone Vellucci.
Ebbene, anche il Circolo ha fatto la sua parte sabato scorso. Un otto iole ha percorso il Tevere per prendersi cura dei suoi argini. Quello della salvaguardia del fiume è un tema assai caro all'attuale Consiglio direttivo del club, che ha già da tempo aperto un dialogo con gli altri Circoli e con le amministrazioni locali arrivando finanche a organizzare uscite in barca per mostrare Roma da un punto di vista sconosciuto ai più e, forse anche per questo, trascurato da tanti.
Non a caso, dell'equipaggio faceva parte anche il presidente Massimo Veneziano e il consigliere agli Altri Sport Marco Tagliati, insolitamente prestato al canottaggio. A completare l'otto, Irene Scarinci, Paola Onorati, Leonardo Calabrese, Marzio Milo di Villagrazia, Valentina Grassi, Andrea Bernardini e, al timone, Bruno Mascarenhas. Dunque una barca "pesante", con un mix tra dirigenti, atleti olimpici e paralimpici e giovani promesse del remo giallorosso.
"Mimetizzati" tra i volontari, che hanno ripulito una vasta area compresa tra Ponte Duca d’Aosta e Ponte Milvio, l'ambasciata d'Estonia in Italia, tra gli organizzatori dell'evento, e quella degli Stati Uniti. A fine giornata, come anticipato, il saluto all'otto del Circolo che, sorpreso dal bellissimo colpo d'occhio, ha eseguito il rituale "alzaremo".
Accoglienza da supereroi, dicevamo. Beh, ai vari Superman e Batman lasciamo le missioni davvero impossibili. Per essere supereroi di tutti i giorni basta rispettare l'ambiente in cui si vive e darsi da fare, tutti, per vivere in un mondo migliore.