Per il quinto anno consecutivo, il Circolo Canottieri Roma ospiterà "Via le Mani", regata open femminile, maschile e mista contro la violenza di genere giunta alla sua sesta edizione. L'appuntamento è fissato per domenica 14 ottobre, a partire dalle 9, nel tratto di Tevere antistante la sede giallorossa di Lungotevere Flaminio 39 per un evento sempre più seguito e partecipato, da equipaggi di personaggi noti del mondo dello sport e dello spettacolo e dei Circoli sportivi storici della Capitale.
Tutti in barca per dire "No" alla violenza sulle donne, ma non solo. Il ricavato della giornata, organizzata come consuetudine dalla Federazione Italiana Canottaggio, in collaborazione con il Canottieri Roma e le associazioni Hands Off Women e Telefono Rosa con il sostegno dello sponsor Coop, sarà infatti devoluto in favore del progetto Case Rifugio di Telefono Rosa.
Tra i componenti degli equipaggi in gara, hanno già confermato la loro presenza gli attori Sebastiano Somma, Gaetano Amato, Stefano Reali, Loredana Cannata, Jonis Bascir ed Emiliano Ragno. Davanti al pubblico di Lungotevere Flaminio 39, si esibirà inoltre un otto particolare, composto da campionesse del mondo di canottaggio. Tra costoro, le sorelle Giorgia e Serena Lo Bue, protagoniste di una delle storie più belle consegnate dal canottaggio di oggi che, a trent'anni dal trionfo dei fratelli Abbagnale alle Olimpiadi di Seul, regala stavolta una coppia di sorelle. Anche loro del Sud, anche loro vincenti. Insieme alle Lo Bue ci saranno Ludovica Serafini, Laura Meriano, Giovanna Schettino, Valentina Rodini, Aisha Rocek, Giorgia Pelacchi e Arianna Noseda.
In acqua ci sarà infine una barca composta interamente da rugbisti, tra i quali l'ex azzurro Giulio Toniolatti, l'ex Nazionale Under 20 Carlo Filippucci e l'ex capitano della Nazionale Seven, oggi nello staff tecnico, Diego Varani. Completano il team Andrea Pegoretti, Pierpaolo Rota, Giovanni Manozzi, Michele Nitoglia, Gabriele Gentile e Andrea Livraghi.
"Via le Mani" deve il suo nome all'associazione Hands Off Women, prendendo al contempo in prestito un'istruzione tecnica utilizzata nel canottaggio. Scesi dalla barca, quel termine assume tutt'altro significato. Un significato importante e mai come di questi tempi urgente: affrontare e vincere la battaglia contro la violenza di genere.