Se trattassimo l'argomento sci parleremmo di "valanga giallorossa". Ma questo è il canottaggio e, per rendere bene l'idea del boom che stiamo per presentare, è sufficiente osservare bene le immagini pubblicate in questa pagina. Parlano di un successo in termini quantitativi e qualitativi che sta interessando il settore Master. Capofila di tale successo il "nocciolo duro", gli habitué capeggiati dallo stesso presidente Massimo Veneziano, un gruppo che è stato capace di chiamare a raccolta tanti soci del Circolo Canottieri Roma in acqua. Molti dei quali intenzionati a confrontarsi presto sul piano agonistico.
"Notiamo un importante incremento di praticanti Master - conferma il direttore tecnico del canottaggio Bruno Mascarenhas - non soltanto nelle classiche tre uscite settimanali sul Tevere, ma anche nell'allenamento al remoergometro, a terra, utilissimo nel fornire una preparazione mirata e più 'spinta' del normale per chi vuole cimentarsi in gara".
Ai remi e in palestra le facce sono serie, ma ciò che porta anche diversi neofiti tra i soci del Circolo giù al galleggiante è soprattutto il divertimento all'aria aperta. Del resto, il messaggio lanciato dai Master è chiaro: anche e soprattutto a ridosso del centesimo anno di vita del sodalizio, la disciplina principe del Canottieri Roma unisce e conquista.
Entrando nello specifico, dunque nei numeri, "nelle uscite settimanali riusciamo a mantenere una media che oscilla tra i 25 e i 30 partecipanti, per un totale di 5-6 barche a solcare il fiume. Senza contare il lavoro fuori dall'acqua".
Master a parte, Mascarenhas parla di un settore florido anche tra gli Junior e i Senior, ambiti in cui si preparano tante piacevoli sorprese. Come dicono gli anglosassoni, "Stay tuned!"