Sabato 1 dicembre, nel corso dell'Assemblea nazionale della Federazione Italiana Canottaggio in programma al Salone d'Onore del Coni, il massimo organismo del movimento remiero italiano consegnerà a Mauro Acerra il Premio Coraggio e Altruismo. Un prestigioso riconoscimento per il tecnico del Circolo Canottieri Roma, che in una assurda mattinata dello scorso dicembre si rese protagonista di un gesto clamoroso.
Il 26enne allenatore di origini campane si trovava nella sede del Reale Circolo Canottieri Tevere Remo per seguire un gruppo di ragazzi con disabilità intellettiva, atleti Special Olympics. Correndo verso il galleggiante, uno dei ragazzi scivolò su una lastra di ghiaccio battendo violentemente il capo a terra, evento che gli scatenò una grave crisi epilettica. Accortosi che il giovane era diventato ormai cianotico, e considerando il ritardo dei soccorsi per via del caotico traffico romano, Acerra mantenne la freddezza necessaria per intervenire sul malcapitato, riuscendo a salvarlo dal soffocamento. Appena una settimana più tardi, il ragazzo era già tornato in barca con l'entusiasmo di sempre.
"Un'esperienza bruttissima che mi ha lasciato qualcosa d'importante", racconta oggi Mauro, che non ha mai smesso di pensare a quanto accaduto quel giorno. "Sono davvero molto contento di ricevere il premio. Al contempo - ammette umanamente - spero con tutto me stesso di non ritrovarmi mai più in una situazione simile".
Caso vuole che, esattamente un anno fa, il 29 novembre 2017, su veniva pubblicata . Si riferiva allo stesso premio, conferito allora al direttore tecnico del canottaggio giallorosso Bruno Mascarenhas per aver tratto in salvo una donna intenzionata a togliersi la vita nel Tevere. Oggi come 365 giorni fa, con immutato orgoglio, il Circolo Canottieri Roma applaude il grande cuore dei suoi allenatori.