Il Circolo Canottieri Roma ha ospitato ieri la serata conclusiva della sesta edizione delle Olimpiadi Gastronomiche, la competizione ideata e minuziosamente orchestrata dal socio giallorosso Sergio Rossi. Un momento che mette di fronte i Circoli storici della Capitale non più soltanto sui campi di gioco delle varie discipline sportive, ma anche ai fornelli. Protagonista della serata di ieri, dunque, il "padrone di casa" al ristorante di Lungotevere Flaminio 39, Egidio Longo.
E lo chef calabrese non ha tradito le attese, proponendo un menù deciso eppure elegante, moderno e allo stesso tempo tradizionale, creativo ma anche rispettoso di antichi insegnamenti. Per deliziare i palati dei cento ospiti in sala e inseguire la sua seconda vittoria nella manifestazione. Non solo: con una vittoria e due "argenti" tra 2013 e 2016, Longo ha ottenuto anche la palma di "Campione Olimpico" dello scorso quadriennio. Per la proclamazione dello Chef dell'Anno, tra i dieci partecipanti in rappresentanza di altrettanti Circoli, bisognerà invece attendere il mese prossimo.
Ha aperto la serata l'"in bocca al lupo" rivolto dal presidente del Circolo Canottieri Roma, Massimo Veneziano, allo chef e a Sergio Rossi per l'organizzazione. I primi a prendere posto i giurati dell'Accademia Italiana della Cucina Gabriele Gasparro, Gianni Di Sorte e Michela Rossi.
E allora via con la cena. Come antipasto, battuto di manzo con capperi, nocciole tostate e cipolle rosse di Tropea; stracciatella con salsa di cachi e filetto di alici di Cetara; involtini di zucchine con caprino e melograno. Due i primi: tortelli ripieni con finferli e stracciatella su specchio di vellutata di zucca e pomodorini caramellati al timo; seguiti dai pici al ragù di chianina e balsamico di alloro. Trionfo di profumi il secondo: filetto di vitella su fonduta di Parmigiano Reggiano Gran Riserva, gocce di riduzione al Barolo in mantello di lardo di Colonnata e salvia con lamelle di tartufo uncinato di Norcia, con tortino di polenta grigliata. Per dessert l'oramai celebre Torta Olimpica.
"Questa manifestazione è rivolta soprattutto ai Circoli - ha ricordato il vicepresidente del sodalizio ospitante, Stefano Brusadelli, nel suo discorso di saluto - In questa fase storica contraddistinta dall'individualismo e dall'egoismo teniamoceli stretti i Circoli, dove invece sono valorizzate e curate correttezza e solidarietà". Infine l'augurio "a voi tutti e, mi permetto, anche al Canottieri Roma che nel 2019 entrerà nel suo centesimo anno di vita". "Di quel secolo di storia del Canottieri Roma, io una settantina d'anni li ho vissuti", ha strappato un sorriso Rossi, socio effettivamente dal 1952.
A fine serata, e strappato momentaneamente alle tavole del palcoscenico e alle fatiche del pirandelliano "Sei personaggi in cerca d'autore", non ha voluto far mancare il suo sostegno un altro storico socio: Michele Placido. Il celebre attore e regista ha voluto salutare lo chef in cucina, chiedendo subito dopo una foto con lo staff, uno dei segreti del successo di Egidio Longo. Sarà lui il vincitore dell'edizione 2018?