La puntata di questa settimana della rubrica "100+" porta con sé un altro "Forse non tutti sanno che...". Sebbene, fortunatamente, siano pochi i romani a non sapere come si fruisse il Tevere alcuni decenni orsono. Pochi a non conoscere quel curioso appellativo di "Er mare de Roma", luogo di relax, tuffi e giochi a pochi passi dal centro cittadino. Non solo: come riporta "Una passione lunga un secolo", il libro che celebra i cent'anni del Circolo Canottieri Roma, "il luogo dove è nato il Club Nautico Romano (antenato appunto del Circolo, ndr) era fra i tanti dove si poteva fare il bagno a fiume, abitudine che a Roma è rimasta viva almeno fino a tutti gli anni '50".
La "spiaggia" più famosa era quella dei Polverini, sulla riva sinistra appena a valle di Ponte Milvio. "Lì si fronteggiavano, in scherzose battaglie, le due tribù dei Pellerossa e dei Tintarella". Attenzione: il colore dell'acqua anche allora era verdastro, per via del fondo fangoso, ma "il Biondo" non era ancora inquinato. Lo sarebbe diventato "con gli scarichi industriali conferiti in buona parte dall'Aniene".
Menzione a parte meritano i tanti e celebri galleggianti, "immortalati da film come 'Accattone', 'Poveri ma belli', e 'Carmen di Trastevere'. I più celebri erano quelli del Ciriola, davanti a Castel Sant'Angelo, e Pippanera, a Ponte Margherita".