L'idea nacque nove anni fa, ma sabato scorso è stata celebrata l'ottava edizione. Perché soltanto una pandemia è stata capace di fermare gli indomabili della Banda Manfredi, "il club nel club" del Circolo Canottieri Roma. E così, dopo un anno di sosta forzata, il 4 dicembre è tornata la marcia dell'amicizia dal Circolo al Santuario della Madonna del Divino Amore. Diciannove chilometri circa (il sito Tuttocittà.it riporta esattamente 18,37 km) da fare tutto d'un fiato. Anzi, no: chi vuole allungare il passo lo fa, altrimenti va piano (e proverbialmente va dunque sano e lontano) godendo delle chiacchiere con gli amici di sempre.
Quest'anno, la Banda del vulcanico presidente Dinetto Manfredi ha risposto "Presente!" nonostante gli acciacchi e qualche sgambetto della fortuna qui e là si siano moltiplicati negli ultimi due anni. Dunque è tornata al Santuario. Un passo dopo l'altro, un ricordo dopo l'altro, ammirando nel frattempo le bellezze di questa città rumorosa e caotica, ma meravigliosa.
Dinetto, il segretario del Consiglio Mario Martelli, Piero Pieri, l'ex presidente Massimo Veneziano, tra gli altri. Tutti gli amici che (ed è la prima tradizione da rispettare nella Banda) il mercoledì sera si ritrova sul campo di calcetto e onora il "terzo tempo" a tavola. Più consorti e rispettiva prole. Famiglia nella famiglia Canottieri Roma. Un tempo, qualcuno cercò anche di stilare una specie di classifica, l'ordine d'arrivo al Divino Amore. Poi però rinunciò, perché, dal primo passo in poi, quella gara l'hai già vinta.