Ieri, domenica 23 gennaio, al Circolo Canottieri Roma si sarebbe dovuta tenere la tradizionale celebrazione del Giorno della Memoria. Tuttavia, in seguito a una attenta valutazione e per le ragioni che purtroppo ben conosciamo, l'evento è stato rinviato in primavera quando, si spera, i dati sui contagi potranno finalmente consentire maggiori margini di manovra. Dolorosa e al contempo doverosa, la decisione è arrivata dopo l'annullamento dello scorso anno.
Giovedì 27 gennaio, si tornerà a onorare il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale istituita nel 2005 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, celebrando l'anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e nel perenne ricordo delle vittime dell'Olocausto. Un appuntamento che, da 17 anni, anche il Circolo Canottieri Roma osserva, proponendo importanti momenti di riflessione. Nella sede di Lungotevere Flaminio 39 è allora tutto rimandato, sebbene il ricordo resti sempre vivo. Così come il toccante pensiero ai soci Saverio Coen e Boris Landsman, che furono tra le 335 vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.
Massimo Amati, da sempre primo animatore dell'evento al Circolo, ha comunque chiesto di rivolgere ai propri consoci un saluto affettuoso, regalando loro una citazione tratta da "Quel che resta del giorno", capolavoro dello scrittore nippo-britannico Kazuo Ishiguro: "Non ci sarà mai una notte così lunga da impedire al nuovo sole di sorgere".
In foto, un'immagine dell'ultima edizione tenuta nel 2020.