Riparte il "Salotto Letterario" del Circolo Canottieri Roma e lo fa abbracciando un'altra grande passione del club giallorosso: il cinema. Mercoledì 23 febbraio prossimo, alle 18.30, nella sede sociale di Lungotevere Flaminio 39, lo scrittore e critico teatrale e cinematografico nonché storico socio del Circolo, Masolino D'Amico, presenterà il suo volume "La commedia all'italiana - Il cinema comico in Italia dal 1945 al 1975" (La Nave di Teseo - collana "I Fari"). Al suo fianco avrà il celebre sceneggiatore e scrittore Enrico Vanzina, figlio di Steno (al secolo Stefano Vanzina) che firmò tante delle pellicole distribuite nell'arco di quei trent'anni.
Dopo il cocktail di benvenuto, l'evento si aprirà con un sentito omaggio alla grande Monica Vitti, scomparsa lo scorso 2 febbraio. Ad accompagnare i relatori sarà poi un filmato realizzato per l'occasione con gli spezzoni dei film più celebri. Il montaggio è stato coordinato dallo stesso consigliere alle Manifestazioni del Circolo, Edmondo Mingione. Il pianista Fernando Diaz interpreterà dal vivo le colonne sonore più famose. A margine sarà infine allestita una vera e propria mostra con locandine e foto di scena originali gentilmente offerte dalla casa cinematografica Titanus presieduta da Guido Lombardo, previsto tra gli ospiti insieme, tra gli altri, all'autrice e regista televisiva Gloria De Antoni, alla produttrice Silvia D'Amico, al regista e produttore Roberto Capucci e all'attore Adriano Amidei Migliano. L'evento si concluderà con la cena della "mezza porzione abbondante", citando e rendendo omaggio al "C'eravamo tanto amati" di Ettore Scola.
Quella del libro di Masolino D'Amico "La commedia all'italiana" è il ritorno nelle librerie di un testo diventato un classico per appassionati e studiosi di cinema, con una nuova introduzione Nel primo dopoguerra, l'Italia iniziò una massiccia importazione di film americani: per fronteggiare il fenomeno, il cinema nostrano decise di recuperare risorse che durante il regime fascista erano state scoraggiate o represse, favorendo così la nascita di una tradizione comica popolare che restò a lungo un efficace strumento di critica sociale. Il libro copre allora un vastissimo panorama: non solo di mostri sacri come Sordi, Gassman, Tognazzi, Monicelli, Risi o Comencini, ma anche le riviste degli Anni '40 e '50, le parodie, la saga sicula di Franchi e Ingrassia. Un panorama ormai parte della memoria storica, che l'autore ripercorre senza dimenticare gli aspetti materiali come finanziamenti, distribuzione e censura.