Un'occasione di incontro, confronto, un dibattito caldo su un argomento ancor più caldo come è da anni in Italia quello sulla giustizia. Il tutto ripercorrendo le tante vicende che hanno caratterizzato, specialmente negli ultimi tempi, il settore. Questo e molto altro è stato l'evento organizzato ieri al Circolo Canottieri Roma dal socio Marco Montecchi, in sinergia con il consigliere alle Manifestazioni del club Edmondo Mingione, con la presentazione di "Lobby & Logge - Le cupole occulte che controllano 'il sistema' e divorano l'Italia" (Rizzoli). Un libro-intervista a firma del giornalista Alessandro Sallusti con l'ex magistrato Luca Palamara.
L'opera arriva nelle librerie a un anno di distanza da "Il Sistema", che fu la prima parte dei "pensieri-confessioni" di Palamara. Nello specifico, "Lobby & Logge" scandaglia ora la ragnatela oscura di queste organizzazioni che da sempre avviluppa imprenditori, faccendieri, politici, alti funzionari statali, uomini delle forze dell'ordine e dei servizi segreti, giornalisti e, naturalmente, magistrati. E che decidono se avviare o affossare indagini e processi o che, come scrive Sallusti, "usano la magistratura e l'informazione per regolare conti, consumare vendette, puntare su obiettivi altrimenti irraggiungibili, fare affari e stabilire nomine propedeutiche ad altre e ancora maggiori utilità. Per cambiare, di fatto, il corso naturale e democratico delle cose".
Ad accogliere questo nuovo volume, al Canottieri Roma, il salone gremito di magistrati, giornalisti, soci e tanti curiosi. Oltre ai già citati Luca Palamara e Marco Montecchi e al giornalista Antonello Piroso in veste di moderatore, anche il presidente del Circolo, Paolo Vitale, che ha salutato i presenti offrendo proprie riflessioni. Nel ricco parterre, l'arrivo a sorpresa del presidente della Commissione parlamentare antimafia, il senatore Nicola Morra, nonché l'ex senatore Marcello Dell'Utri e l'ambasciatrice colombiana in Italia Gloria Isabel Ramirez.
Al termine degli interventi, le tante domande dal pubblico e il consueto, intenso "rituale" del firmacopie. A coronamento della ricca serata, il cocktail finale in cui, magari, proseguire un dibattito sempre vivo.
