Ancora una volta, e come accaduto nell'appuntamento dello scorso febbraio, il Circolo Canottieri Roma ha risposto entusiasticamente "Presente", si è rimboccato le maniche (letteralmente, per ovvie ragioni...) e ha aderito con entusiasmo alla nuova giornata di donazioni organizzata, sabato, in collaborazione con l'Avis - Associazione Volontari Italiani Sangue Odv comunale di Roma. Tutti i soci e i dipendenti intervenuti hanno dunque incarnato al meglio quello slogan presente sulla struttura mobile dell'associazione: "Il dono del sangue, vero atto d'amore".
Metti un sabato fresco, con l'autunno che reclama spazio ma fa di tutto pur di non guastare la mattinata sulle rive del Tevere. Metti anche le consuete scene sui campi da tennis, in palestra o sul vicino galleggiante per godersi il fiume in barca. Ma metti soprattutto quel momento, tra un'uscita in barca e una partita di tennis, da dedicare a un nobile scopo.
Metti infine la soddisfazione di tutti. Dal direttore del Circolo, Andrea Bianco, la cui proposta è stata nuovamente accolta con entusiasmo dal Direttivo del club guidato dal presidente Paolo Vitale, agli stessi soci e dipendenti del Canottieri Roma, felici per la buona azione compiuta. E ancora a Carmen Felline, responsabile Avis, oramai insostituibile amica del Circolo, e a Massimo Paolini, il vicepresidente, che alle 10.30 (dunque a tre ore dall'inizio della mattinata) ha detto: "La prima volta è andata molto bene, ma questa non è certo da meno, visto che fino a questo momento della giornata abbiamo ricevuto ventisette iscrizioni e hanno già donato in venti. La location si è confermata favolosa, così come l'accoglienza e i numeri che siamo riusciti a raccogliere".
C'è però ancora da fare: "Le difficoltà non finiscono mai. Le donazioni sono importanti, non solo per le persone ricoverate in ospedale, ma anche per le tante alle prese con patologie croniche".
Principalmente per questo motivo, non si esclude una terza giornata al Circolo. "Non c'è due senza tre". Non si dice così?