Risulta francamente difficile, se non impossibile, immaginare un evento migliore per ricordare Gian Piero Galeazzi di quello andato ieri sera in scena al Circolo Canottieri Roma. A un anno dalla scomparsa del celeberrimo giornalista e storico socio del club di Lungotevere Flaminio 39, amici, famigliari, colleghi e semplici appassionati hanno vissuto una serata di aneddoti, risate e qualche lacrimuccia di nostalgia: il prologo perfetto alla regata del Trofeo Gian Piero Galeazzi prevista oggi (sabato 12 novembre) dalle 15.30 da Ponte della Musica a Ponte Risorgimento, transitando davanti al galleggiante del Canottieri Roma intitolato proprio a Piero e a suo padre Rino, leggendario allenatore di canottaggio.
I colleghi Rai Jacopo Volpi - tra l'altro impeccabile conduttore della serata - Claudio Icardi, Fabrizio Maffei e Marco Lollobrigida i primissimi ad arrivare. Un'ora prima dell'inizio, per raccogliere le idee e soprattutto ritrovarsi per ricordare un amico e sfoggiare poi decine di aneddoti uno più spassoso dell'altro. E ancora i figli di Gian Piero, Susanna e Gianluca, e la signora Laura, ai quali è andato l'abbraccio di tutti gli ospiti. Poi i vip dello sport. Da Andrea Lo Cicero che, oltre agli scarpini da rugbista, al fatidico chiodo ha lasciato anche ventisei chili e oggi fa capolino in tv e sui social schierandosi contro gli sprechi (battaglia a cui il club giallorosso si è unito), a Massimiliano Rosolino, diventato appassionato canottiere grazie all'amico Bruno Mascarenhas, a sua volta direttore tecnico del Canottaggio al Canottieri Roma e presidente di Anellone A.s.d. che ha curato l'aspetto tecnico-logistico del Trofeo Galeazzi. Immancabile l'attuale presidente della Federazione Italiana Canottaggio, Giuseppe Abbagnale, che dopo un quarto di secolo da quelle mitiche telecronache da Seul ha rivelato: "Nel suo racconto, Gian Piero parla di un nostro momento di blackout e io invece non sono mai stato lucido in vita mia come in quel frangente! Scherzi a parte, siamo orgogliosi di essere stati parte di qualcosa di unico".
Dicevamo gli aneddoti. Ad annotare tutti quelli raccontati dai tanti colleghi di Galeazzi saliti sul palco, ce ne sarebbero per riempire pagine e pagine. Tra i più sorprendenti, tuttavia, quelli della direttrice di Rai Sport Alessandra De Stefano, che ha parlato dell'incredibile performance del giornalista in un territorio fino ad allora poco esplorato come quello del ciclismo ("Ma io mi ricordo di Coppi e Bartali!" puntualizzò un giorno Piero). Non male nemmeno i racconti degli atleti raccontati dal "Bisteccone" nazionale, ma l'unico col permesso di imitarlo è stato Raffaello Leonardo, bravissimo nell'interpretazione seppure col groppo in gola. Giustificato. Davanti al microfono anche l'ex ministro Renato Brunetta, il quale ha parlato di Galeazzi come di un patrimonio nazionale. Tra il pubblico i presidenti del Circolo Canottieri Lazio, Raffaele Condemi, del Circolo Canottieri Aniene, Massimo Fabbricini, e del Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, Daniele Masala, e il collega e amico di una vita, Enrico Tonali. Chiusura perfetta con l'assessore a Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, primo motore per l'istituzione del Trofeo che ha ribadito quanto detto poche ore prima in conferenza stampa: "Vogliamo che questa competizione diventi un appuntamento annuale, da lasciare anche per il futuro". E creare, chissà, anche una fondazione.
E il Circolo Canottieri Roma? Attraverso il suo presidente, Paolo Vitale, ha vissuto tutte le emozioni fino alla commozione, ribadendo: "Gian Piero Galeazzi è questo club". Mentre sullo schermo venivano ritrasmesse le immagini della cerimonia di intitolazione del galleggiante di tre anni fa. E lì, a commuoversi, sono stati davvero tutti. L'ultimo atto della serata, a cena, tra secondo e dolce, è stato offerto dal consigliere alle Manifestazioni del Circolo, Edmondo Mingione, dal consigliere al Canottaggio, Lorenzo Guido, e dallo stesso Mascarenhas, coloro ai quali va il plauso per aver reso il Trofeo Galeazzi realtà. Divertente e in pieno stile goliardico la cerimonia del sorteggio delle acque per gli otto equipaggi in gara: Nazionale e selezioni Torino, Roma e Cus Roma, sia al femminile che al maschile. Tutti ragazzi e ragazze che, magari, un giorno faranno parlare di loro. Che, prima del traguardo, si guarderanno "a sinistra e poi a destra", per "andare a vincere".