Luci abbassate nel salone ristorante. Piccoli proiettori a restituire fasci di colori che sanno di calore e parole sussurrate. Sul palco, Giandomenico Anellino e la sua chitarra folle e poetica al tempo stesso, entrambi illuminati da toni anch'essi caldi. Musica, momenti lieti e un menù dove l'occhio vuole godere quanto il palato. Il Circolo Canottieri Roma ha accolto così San Valentino, festa degli innamorati. In una sorta di serata "sensoriale", serena, lasciando fuori il caos e i rumori molesti del traffico.
Amore è quello offerto dalle note di Giandomenico Anellino. "L'Uomo Orchestra", che in carriera vanta collaborazioni con mostri sacri del calibro di Baglioni, Zero e Cocciante, non ha certo tradito le attese, coinvolgendo i presenti stuzzicandone la memoria e, appunto, il cuore. Nell'ampio bagaglio del musicista, i grandi classici della canzone d'amore italiana e internazionale. Più di una strizzatina d'occhi al repertorio classico partenopeo. Brani di oggi ma soprattutto di un passato sempre vivo e presente, prima nella memoria poi nelle orecchie. Come di consueto, Anellino ha trattato queste pietre miliari con rispetto e devozione, giocando tra le note, arricchendo la melodia oppure abbandonandosi al ritmo.
Amore è anche il menù proposto dallo chef Egidio Longo. Tanto gusto, offerto attraverso trovate in tono con la serata nella presentazione dei piatti. Millefoglie di caprino con cipolla rossa di Tropea stufata al Barolo e bacche di ribes; ovolina di bufala in mantello di salmone selvaggio e finocchietto selvatico; mini parmigianina di melanzane alla sorrentina: il trittico di antipasti. Riso venere con petali di rosa e lamponi; paccheri al filetto di spada, julienne di limone amalfitano e mandorle tostate: i primi. Scottata di ricciola ai pistacchi di Bronte su vellutata di cicoria e patate al profumo di limone con verdurine al wok, il secondo. Infine, millefoglie alle fragole. Per chiudere la serata di San Valentino come merita, in dolcezza.