Il progetto del Museo del Tevere, iniziativa fortemente voluta dai Circoli storici della Capitale che sul fiume dei romani trovano sede ma anche tante opportunità per sfidarsi e confrontarsi grazie al canottaggio, non è soltanto sprone per sensibilizzare le istituzioni alla creazione di una struttura permanente che possa rendere il giusto omaggio al "Biondo". Bensì anche un gruppo di amici che va oltre i colori e le rivalità sportive. Ne è un esempio la giornata andata in scena ieri, giovedì 8 luglio, sul galleggiante San Giorgio del Reale Circolo Canottieri Tevere Remo.
Su invito rivolto dal segretario e tesoriere del Museo, Leonardo Carletti, al consigliere Stefano Brusadelli, vicepresidente uscente del Circolo Canottieri Roma, una vivace delegazione giallorossa ha preso parte a un'uscita in barca su otto jole con i padroni di casa dai tanti significati. Sorrisi ma anche emozioni, quando i rappresentanti dei due Circoli hanno deposto dei fiori sul fiume in memoria del tecnico Stefano Foschi.
Al solito attenta e calorosa l'accoglienza del presidente del Tevere Remo, Daniele Masala, al quale il consigliere al Canottaggio del club ospite, Lorenzo Guido, ha donato una copia di "Una passione lunga un secolo", il libro firmato da Stefano Brusadelli, Bruno Manfellotto e Roberto Vianello realizzato nel 2019, in occasione delle celebrazioni per il Centenario del Canottieri Roma.
I soci giallorossi ricambieranno presto l'ospitalità sul galleggiante di Lungotevere Flaminio 39, rafforzando così quell'importante legame che il Tevere ha saputo creare.
